“Se va avanti così, rischio di essere un panda tra i sindaci di sinistra”. Un panda, inteso come specie a rischio estinzione, visto che nelle grandi città i sindaci di centrosinistra sono sempre meno. Ma Sala, dopo i giorni delle polemiche a distanza con la gestione della campagna elettorale fatta dal Pd, sembra voler restare concentrato sulla città che guida dal 2016. Guardando avanti, oltre il quinquennio che finisce nel 2021: “Mi sto preparando e sto ragionando come se potessi fare due mandati, ma il fatto di ricandidarsi dipenderà dal momento e da come ci arriverò, anche perché bisogna avere il consenso dei cittadini”.
“Mi piacerebbe essere ricordato come il sindaco che ha spinto Milano verso l’internazionalizzazione e che ha fatto di più sulle periferie, sul quale abbiamo destinato risorse. Ma mi rendo conto che devo fare di più: sarebbe un grande motivo di orgoglio per me”. E parla anche del progetto di riaprire i Navigli: “Ci arriveremo, dobbiamo capire quale è il momento giusto, le modalità e le risorse finanziarie. Siamo alla ricerca di finanziamenti, perché non possiamo immaginare di toglierli dal piano per le periferie”.
Così Sala, ripreso da Repubblica. Comunque, in effetti lui ed il compagno Pisapia verranno ricordati per l’internazionalizzazione, anche in periferia. Guardate le case popolari: trovarci dei giovani Italiani è un’impresa da archeologi. Forse persino da Indiana Jones. Oppure cercare degli italiani, di qualsiasi età in via Padova, nel tratto da via Adriano a via Cavezzali. Così come trovare dei negozianti Italiani. Tutte cose ormai divenute leggenda. Che bell’internazionalizzazione, in periferia! Per fortuna verrà completata con un’opera vitale, come le gigantesche vasche per pesci rossi, chiamate Navigli in mancanza di nomi più fantasiosi. Un uso oculato delle risorse che a tutti noi che viviamo fuori dalla Cerchia (dei Navigli veri) acclamiamo. Giardinetti abbandonati al degrado, muri da pulire, edifici Comunali da riqualificare sono evidentemente assai meno importanti. Quelle piscine svolteranno proprio la nostra vita.
Non c’è niente da fare, Sala si occupa del centro anche quando finge di operare per le periferie. Semplicemente perché di esse non sa nulla e vive in un mondo dorato fatto di imperativi etici disgiunti dalla realtà. In cui una vasca con i pesci rossi cura il degrado e la scomparsa degli Italiani è un fattore fisiologico e molto bello. Il problema, oggi, sarà spiegare al Centro che i problemi che viviamo noi oggi saranno quelli che vivranno loro domani. E non sarà facile.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,
Sala=una presa per i fondelli per tutta la città, cioè il nulla o meglio la forza assente. Sala e Pisapia saranno ricordati dai cittadini milanesi non radical chic interessati alla città, come sindaci che hanno fatto poco o nulla per la città se non farla riempire, per motivi a loro noti, di clandestini.