Milano 20 Marzo – La galleria Tega di Milano spalanca le porte di Via Senato a Picasso. Una serie di carte dedicate al tema del nudo e al ritratto, che permettono di leggere l’evoluzione stilistica e al tempo stesso la continuità di ispirazione dell’artista che ha dedicato al disegno, all’incisione, all’opera su carta in generale un’attenzione e una dedizione uniche. Una ventina opere compongono il corpus della mostra, visitabile fino al 25 maggio.
Sono una ventina le opere che compongono il corpus della mostra. Tra queste c’è Guitare del 1920, una gouache su carta proveniente dalla collezione LadislasSzecsi ed esposta al MoMA di San Francisco già nel 1938. La Negrita del 1914, è un’opera su carta di impostazione ancora cubista che segna però il momento di apertura alle suggestioni della classicità.
A Kahnweiler, il mercante che contribuì in maniera decisiva all’affermazione del cubismo e del suo principale rappresentante, appartenne un altro foglio presente in mostra: Nu, homme à la pipe et Amour del 1969, inchiostro su carta che racchiude alcuni dei temi prediletti dall’autore delle Demoiselles d’Avignon, il nudo e il rapporto tra il pittore e la modella, che in questo caso si manifesta sotto forma di allegoria. Si tratta peraltro di un’opera significativa anche perché è tra quelle più tarde del maestro, che scomparirà a Mougins nel 1973.
Si tratta dunque di una mostra che segue il cammino di Picasso dalla stagione dell’avanguardia cubista, passa attraverso il momento della riflessione sui portati del classicismo degli anni Venti – rappresentato in mostra anche dal raffinato carboncino Gueridon, sempre del 1920, anch’esso appartenuto a una collezione prestigiosa come quella di Berggruen – per toccare poi i momenti più vicini al surrealismo degli anni Trenta e giungere infine alle espressioni del dopoguerra, quando Picasso, ormai assurto ad autentica leggenda vivente della pittura contemporanea, si muove tra i linguaggi del presente e del passato con una libertà inimitabile tanto per i suoi coetanei quanto per i suoi eredi.(ArtsLife)
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