San Babila: finalmente via il cantiere, ma a pagare sono i residenti

Milano

Smantellate le cesate che bloccavano il traffico e causavano degrado, ma per merito di un generoso condominio e della società BBB 

Milano 23 Marzo –  Finalmente via Borgogna verrà liberata e restituita a residenti e commercianti. Il traffico tra corso Venezia, corso Matteotti e corso Monforte sarà ripristinato, almeno in parte (su piazza San Babila infatti insiste anche il cantiere per M4) e il decoro e la pulizia torneranno, si spera, a regnare in centro. Merito di generosi cittadini che hanno deciso di sostenere le spese di smantellamento del «cantiere della vergogna» come è stato soprannominato dai residenti del quartiere.

«Il Comune e la Società Expo Borgogna Parking – fa sapere in una nota ufficiale Palazzo Marino – hanno raggiunto un accordo che prevede la riconsegna temporanea dell’area interessata dal cantiere per la costruzione del parcheggio sotterraneo.

Nelle prossime settimane il Nucleo interventi rapidi del Comune procederà a liberare l’area dalle cesate e ad avviare i lavori di ripristino dello stato precedente all’inizio dei lavori, destinando il tratto di via Borgogna alla viabilità e alla sosta, in attesa che la procedura giudiziaria che riguarda la costruzione del parcheggio faccia il suo corso. Nei giorni scorsi il Comune ha accettato una donazione di 35mila euro da parte della società BBB e del Condominio di via Cino del Duca n. 4 destinata a finanziare le spese di rimozione temporanea del cantiere e del ripristino del manto stradale.

«Era per noi importante restituire alla città, ai residenti e ai commercianti l’integrità di via Borgogna in attesa che la giustizia faccia il suo corso – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità -. Siamo felici che la collaborazione e la disponibilità di tutti abbia reso possibile raggiungere questo importante obiettivo: i costruttori ci restituiscono l’area mentre i cittadini e gli operatori commerciali della via partecipano al suo ripristino. Fra qualche settimana l’area sarà liberata con grande vantaggio per la collettività».

E dire che lo stesso assessore Granelli non più tardi di due mesi fa aveva ventilato l’ipotesi della liberazione dell’area a patto che a sostenere i costi fosse l’impresa costruttrice: «Dipenderà dai costi per lo smantellamento del cantiere. Servono alcune migliaia di euro e non vorremmo che fossero a carico del Comune, ne stiamo parlando con Expo Borgogna Parking…».

I lavori per i box sotterranei erano stati avviati a inizio 2016 ed erano stati sospesi già a maggio per una pronuncia cautelare del Consiglio di Stato. In discussione l’intera questione relativa alla sicurezza del progetto, esaminata dal consiglio di Stato e finita anche in via d’urgenza alla Sezione Civile del Tribunale di Milano (ex art. 700). Non solo, sui box pendono anche alcune ordinanze del Tar della Lombardia tanto che i lavori continuano a essere sospesi a causa dei ricorsi presentati da alcune società, con tempi che si sono dilatati.

Al fine di restituire alla mobilità, ai cittadini e ai residenti l’area di via Borgogna, l’amministrazione aveva avviato qualche mese fa una trattativa con la società concessionaria che si è conclusa positivamente proprio ieri.

Marta Bravi (Il Giornale)

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