Cinque raid in tre giorni, l’assedio dei writer ai depositi

Milano

Incursioni da San Donato a Cologno, vagoni imbrattati e denunce. «Vandali spagnoli in trasferta»

Milano 28 Marzo – Tre treni vandalizzati. Cinque assalti/intrusioni in stazioni e depositi. Tre writer denunciati dai carabinieri. Buona parte delle incursioni è probabilmente legata alla trasferta a Milano di una crew (gruppo) spagnola, assistita da una «guida» locale. Si chiude con un bilancio pesante il fine settimana di vandalismi contro i treni dell’Atm: una sequenza di attacchi ancor più ravvicinata rispetto a quel che è accaduto alla fine di febbraio (quattro intrusioni, anche allora tre treni colpiti, un paio di writer francesi denunciati). La tendenza negli ultimi mesi sembra ormai consolidata: in passato le indagini del Nucleo tutela decoro urbano della polizia locale (che continuano) e il rafforzamento della sicurezza interna dell’Atm avevano ridotto al minimo gli assalti notturni nei depositi, ma ora gli attacchi stanno tornando ad aumentare. Il Corriere è in grado di raccontare la cronaca dell’ultima settimana dopo aver incrociato le segnalazioni ricevute dalle forze dell’ordine, nonostante nell’ultimo periodo la pressione dell’azienda per evitare «fughe di notizie» stia crescendo.

Il primo episodio risale alla notte tra giovedì e venerdì: tre ragazzi spagnoli, di età compresa tra i 19 e i 23 anni, lasciano le loro grosse tag sulle fiancate di un treno della linea 2, fermo alla stazione di «Gessate». Un uomo della vigilanza Atm si rende conto di quel che sta accadendo e avverte i carabinieri, che rintracciano il gruppo mentre è già uscito in strada e si sta allontanando. La notte successiva un gruppo di graffitari attacca ancora la linea 2, stavolta a Gorgonzola: i ragazzi vandalizzano un treno e riescono a scappare. Ancora nella stessa zona, nel corso del fine settimana, ci sono state due intrusioni a Cologno, mentre un treno della linea «gialla» è stato imbrattato dall’altra parte della città, a San Donato. Dai primi accertamenti, sembra che alcuni di questi episodi siano collegati a un gruppo di writer spagnoli, conosciuto con la sigla «Btb» (born to burn), che è stato in trasferta a Milano.

Gianni Santucci (Corriere) 

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