Milano 31 Marzo – Il Comune stanzia 24mila euro circa per offrire ai richiedenti asilo borse lavoro trimestrali da 500 euro. E’ quanto emerso dalla commissione Politiche Sociali di ieri a Palazzo Marino, dove è stato presentato il progetto P.A.N.E., dedicato all’inclusione lavorativa degli stranieri e promosso dal Comune e Fondazione Adecco, in collaborazione con la Società Umanitaria.
A curare la formazione dei 16 migranti tra i 18 e i 25 anni inclusi nel progetto sarà Adecco, con un finanziamento di Jp Morgan. Dopo una fase di selezione, il 3 aprile sarà avviato il primo corso di formazione per panificatori e addetti alla caffetteria. Le lezioni dureranno un mese, per un totale di 120 ore (tra teoria e pratica di laboratorio) e i 16 stranieri apprenderanno nozioni circa la gestione di una caffetteria e la preparazione di prodotti da forno. Terminato il corso, saranno avviati tirocini trimestrali in azienda, e il Centro di mediazione al lavoro del Comune sosterrà i costi delle borse lavoro, per un totale di circa 24mila euro.
Ora, “richiedente asilo” non è sinonimo di “regolare”, tutt’altro: spesso la richiesta viene infatti respinta dalle autorità competenti e i malcapitati diventano irregolari.
Tant’è che nella maggioranza dei casi l’iter è proprio questo. A criticare l’iniziativa è Alessandro Morelli (Lega): «E’ scandaloso che in una fase delicata per Milano, in cui le scuole cadono a pezzi e la città è in mano alle delinquenza, il Comune continui a destinare risorse in favore dei richiedenti asilo, che tra qualche mese potrebbero essere espulsi dall’Italia».
Entra nel vivo anche la formazione delle “Squadre antidegrado”, composte da immigrati e disoccupati per tutelare il decoro urbano, in collaborazione con Amsa. Bella Milano (questo il nome del progetto) è già stato avviato in fase sperimentale con la formazione di 4 squadre (composte da 4 volontari, 2 svantaggiati e un operatore tecnico) destinate a diventare 9 entro maggio. Il termine per presentare le candidature è fissato al 5 aprile e il finanziamento ammonta a 215mila euro – 196mila del Comune e 19.600 del soggetto partner. L’attività durerà 14 mesi, fino a maggio 2019.
Andrea E. Cappelli (Libero)
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