Il nuovo hub di Luxottica cambierà il volto a via Tortona

Milano

Milano 21 Aprile – Luxottica apre un hub digitale in via Tortona, l’epicentro del Fuorisalone, in questi giorni calamita per il popolo del design tra le sedi storiche come il Superstudio e i più recenti spazi all’ex Ansaldo. Il colosso fondato da Leonardo Del Vecchio inaugurerà la sede di attività produttive e showroom al civico 35 entro il 2019 con un’ambiziosa operazione lampo. In Centrale, invece, pronto il piano di rilancio per i cento magazzini, nuovo polo del design. alle pagine 2 e 3 Tortona Luxottica aprirà qui il suo «hub digitale» Rilevata la stecca all’ex General electric «La zona diventerà distretto permanente» 2019 La data entro la quale Luxottica realizzerà qui l’hub digitale Nel distretto del design di via Tortona, è il segreto di Pulcinella. Lo sanno i i tabaccai, i carrozzieri, i residenti, lo sanno gli architetti della zona e i proprietari degli spazi e degli hotel. Entro i prossimi 20 mesi, qui, nascerà l’«hub digitale» di Luxottica, il colosso dell’occhialeria con novemila negozi sparsi per oltre 15o Paesi del mondo e marchi come Ray-Ban, Persol e, in licenza, Giorgio Armani, Bulgari, Chanel, DolceeGabbana, Prada, Valentino. L’indirizzo scelto è il civico 35 della strada del Fuorisalone, prima dell’incrocio con via Stendhal tra l’hotel Nh e le residenze T37, e cioè la parte periferica delle aree industriali della vecchia General Electric, dismesse verso la fine degli anni Novanta. Dall’azienda leader del settore — la cui sede milanese è in piazza Cadoma, dove si lavora a un altro progetto di espansione, all’interno, verso il teatro Litta — il riserbo è massimo. L’acquisto è stato ultimato oltre un anno fa e l’obiettivo è ambizioso, vale a dire la realizzazione del progetto già nel corso dell’anno prossimo, i12019. L’intervento di recupero di Luxottica — la facciata a vista è quella della «stecca gialla» su via Tortona — punta a realizzare alcune attività produttive del marchio e uno showroom. Già da tempo l’azienda aveva selezionato la location Tortona per esporre propri prodotti alla clientela internazionale, con eventi tra il Superstudio di Gisella Borioli e il Megawatt gestito da Milano space makers. Ma stavolta ha deciso di trasferirsi direttamente qui. La storia dei terreni della stecca ex General Electric racconta di svariate compravendite dopo la cessione al gruppo Cairati — protagonista della riqualificazione dell’intera area industriale oggi diventata epicentro del Fuorisalone — e prima dell’intervento dell’imprenditore Leonardo Del Vecchio (che ha fondato e presiede Luxottica dal 1961), per rilevare quegli spazi rimasti per circa un anno e mezzo sul mercato senza trovare un acquirente. L’intenzione del gruppo, adesso, è quella di un recupero dell’area industriale, rispettandone i volumi esistenti con innesti moderni sulla facciata e all’interno con focus su ricerca e sostenibilità e aree produttive innovative. Si tratta di una svolta per il quartiere, ulteriore e forse decisivo passo verso la conversione degli spazi del quartiere da «temporanei» a «permanenti» con conseguente rilancio immobiliare della zona, in attesa del progetto di sviluppo degli ex scali Fs (Porta Genova e San Cristoforo, qui collegati da un fiume verde) che separano via Tortona dal Naviglio Grande. Un quartiere in festa in questi giorni, tornato al centro del design «diurno» e non più notturno, dopo il tramonto dell’epoca delle feste di strada e dei baracchini piuttosto sgraditi ai protagonisti del Fuorisalone, divisi tra le storiche anime, dal Superstudio agli spazi dell’Opificio 31, e quelle più moderne, dal Base al Museo Mudec, passando per gli alberghi Magna Pars e Nh hotel e agli showroom di moda, su tutti quello di Giorgio Armani, «signore» di via Bergognone.

Giacomo Valtolina (Corriere)

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