Il tunnel Sul retro dei negozi un tunnel abbandonato e insicuro che l’Ats ha giudicato insano .”Chiesto inutilmente un intervento da un anno”
Milano 28 Aprile – Da mesi i lavoratori conducono la loro battaglia contro il degrado: rifiuti accatastati, un odore da star male, amianto. E decine di topi. Nel retro dei negozi dalle vetrate luminose e pulite c’è un tunnel che porta ai magazzini commerciali. Viene usato solo da chi in stazione ci lavora. Ma è un posto insicuro e abbandonato. È l’altra faccia della stazione Garibaldi, un luogo senza decoro e ormai dimora di roditori e di senzatetto che qui passano i loro giorni e le loro notti.
Un mese fa qui a due passi da Porta Nuova è intervenuta anche l’Ats, ha fatto un sopralluogo in questo percorso sotterraneo e ha constatato che effettivamente questo lungo tunnel che dal retro degli esercizi commerciali porta ai magazzini è un luogo dove non si dovrebbe passare perché inidoneo da un punto di vista sanitario. L’intervento degli esperti ha permesso di rilevare anche la presenza di amianto, come denotano i cartelli affissi una decina di giorni fa: «Respirare polvere di amianto è pericoloso per la salute» avvertono.
La stazione di Garibaldi ospita decine di negozi. I commessi di Flying Tiger Copenhagen, colosso danese di oggettistica per la casa e il lavoro, sono tra i più penalizzati da questa situazione di degrado. Il punto vendita di 260 metri quadrati ha aperto qui da un anno e mezzo, gli affari vanno bene «ma le condizioni di lavoro sono diventate intollerabili», come denuncia l’amministratore delegato di Tiger Italia, Javier Gomez. Ogni giorno i venditori devono fare avanti e indietro da questo passaggio, non ci si può sottrarre perché in vendita ci sono oltre duemila prodotti. Prima sono stati penalizzati dallo spostamento del magazzino che ora è un chilometro dal negozio, ma più che altro a pesare oggi sono le condizioni di questo passaggio, usato come dormitorio da decine di senzatetto. In più, i montacarichi sono quattro e sono tutti e quattro rotti da tempo. «Abbiamo segnalato i vari problemi più volte alla società che gestisce gli spazi commerciali, Centostazioni — denuncia Javier Gomez — dalla fine dell’anno scorso abbiamo richiesto interventi per migliorare la situazione ma non cambia mai nulla: così non si può più andare avanti». Specialmente ora che il problema dei topi è peggiorato, e che non troppo tempo fa ne è stato trovato uno in un negozio vicino. Tiger è passata ai fatti, ne è nato anche un contenzioso, la parola è ora agli avvocati e si vedrà come andrà a finire.
Porta Garibaldi «è la prima della città di Milano per traffico pendolare e seconda per volume di traffico e ampiezza dei servizi offerti, dopo Milano Centrale», si legge nella presentazione dell’hub ferroviario. La stazione è stata rifatta 12 anni fa: un anno e mezzo di lavori, 18 milioni di investimento, dal 2006 la stazione ha cambiato faccia, una città nella città, con ristoranti, bar, negozi, tanti vetri e specchi, luminosissima. Dietro, però, il degrado. Centostazioni è la società delle Ferrovie dello Stato che ha curato l’operazione di riqualificazione, valorizzazione e che oggi la gestisce.
Interpellata in merito, Centostazioni fa sapere che nell’ultimo periodo la società si è rivolta alla Polfer per fare alcuni giri di controllo in questi spazi. La società assicura che sono programmate altre derattizzazioni, che diventeranno cicliche. E che a breve verranno sostituiti gli infissi e il cancello di ingresso dalla strada, via Ferrari, a questo spazio sotterraneo, dove verrà installato anche un sistema di allarme. La promessa inoltre è anche di riparare al più presto i montacarichi, danneggiati, dice la società, da «ripetuti atti di vandalismo».
Ilaria Carra (Repubblica)
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