Il Diavolo manda il Verona in B. Tutto troppo semplice a San Siro.

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Milan-Hellas Verona 4-1

Milano 6 Maggio – Per più di un’ora sembra che il Verona sia rimasto alla barriera autostradale di Milano Est. Il Milan in campo fa praticamente quello che vuole senza incontrare particolare opposizione, trova sempre le combinazioni giuste per andare in porta e si diverte spedendo gli scaligeri in Serie B.
Poco più di un allenamento quello che il Verona concede ai rossoneri, bravi questa volta a non sottovalutare la partita e a non pensare alla finale di mercoledì contro la Juve. O meglio, a non pensarci fino a partita chiusa, perché la vera prova di maturità è stata questa: cercare di chiudere la gara il prima possibile per inserire la modalità “risparmio energetico” in vista della finale di Coppa Italia.
Il Milan in questo modo ha potuto gestire le energie nell’ultima mezz’ora, col risultato sul 3-0, consentendo a Romagnoli di completare il rodaggio dopo l’infortunio e facendo rifiatare Suso e Cutrone. Anche Calhanoglu e compagni nel secondo tempo, pur rimanendo in campo, hanno potuto tirare il fiato senza dover sgroppare per inseguire il risultato come nelle precedenti gare.
Gattuso è certamente soddisfatto ma il punteggio e la prova contro il Verona non devono illudere, mercoledì contro la Juve sarà tutta un’altra partita e se è vero che contro l’Hellas non ci si è dovuti sforzare più di tanto, contro i bianconeri il Diavolo dovrà giocare una partita stratosferica per vincere il trofeo. Serve per mettere in bacheca un titolo e anche per accedere alla fase a gironi dell’Europa League senza patemi nelle ultime due gare di campionato.
In tribuna c’era anche Yonghong Li, un vero e proprio talismano visto che il Milan con lui presente allo stadio non ha mai perso, il presidente assisterà alla finale contro i bianconeri dagli spalti dell’Olimpico, servirà anche questo portafortuna per portare a casa la coppa che tutto il mondo Milan vuole ad ogni costo. Lo stadio, a forza di cori, ha suonato la carica e lo ha fatto capire chiaramente.

Analisi tattica.

Milan col solito 4-3-3, diventato più variabile a seconda del momento nella partita.
Infatti in fase di non possesso il modulo resta questo chiudendo le linee di passaggio veronesi, mentre quando il Milan ha il pallone si vedono sempre di più i dettami tattici che Gattuso sta portando avanti, con Kessie che si alza fino quasi a ridosso del centravanti a scambiare con Suso e Calhanoglu che si accentra alternandosi con Bonaventura, mettendo così 4 uomini alle spalle del centravanti tra le linee.
Giropalla veloce e di qualità impostato da Locatelli, il Milan costruisce più a destra per poi finalizzare spesso a sinistra, i cambi di gioco di Calhanoglu consentono di trovare Suso libero anche grazie alle sovrapposizioni del terzino e il Milan in questo modo penetra spesso e volentieri grazie poi agli scambi sulla corsia di destra, i movimenti di Cutrone in area completano gli schemi.

Le richieste di Gattuso sul mercato.

Nella conferenza stampa di venerdì, Gattuso ha parlato anche della prossima sessione estiva di mercato. È vero che la dirigenza aveva già fatto alcune dichiarazioni su come verrà impostata la prossima campagna acquisti, ma forse non è un caso che Gattuso abbia voluto ribadire il concetto con chiarezza proprio con l’arrivo imminente del presidente Li a Milano.
Il mister vuole 4-5 giocatori d’esperienza ma non solo, ha detto a chiare lettere che non basta, servono uomini, leader, gente che sa giocare a calcio e abituata a partite di alto livello.
Non ha fatto ovviamente nomi ma l’identikit è chiaro, vuole giocatori importanti che possano essere da subito utili alla causa Milan e che facciano crescere e sbocciare i giovani promettenti già rossoneri. Nulla di più sensato visto che il Milan è tra le squadre più giovani d’Europa con un’età media di 23-24 anni.
I ruoli sono quelli noti: un paio centrocampisti, un esterno e soprattutto un bomber di sicuro affidamento da almeno 20 gol, più qualche ritocco per rimpiazzare chi partirà (Gomez e Josè Mauri hanno le valige già pronte) oltre a Pepe Reina promesso sposo rossonero.
Ora però è il caso di pensare solo ed esclusivamente alla finale di Coppa Italia, perché oltre al valore del trofeo, la vittoria assicurerebbe il posto in Europa League e il mercato estivo rossonero passa anche da questo.

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Andrea Mutti

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