Spazi dismessi, rifugi per sbandati. Ex cinema, caselli e fabbriche, progetti che non decollano

Milano

Milano 8 Maggio – SONO DECINE gli spazi dismessi in città. Strutture in attesa di futuro, pubbliche e private. Ex scuole, cinema, caselli ferroviari, garage, pure una casetta del custode all’interno di un parco. E se per alcuni edifici è già partito il cammino verso la rigenerazione (o l’abbattimento), altri restano nel limbo. In via Zama, periferia sud est, la ex scuola elementare è chiusa da anni e meta di intrusioni. Ma le acque, forse, si smuovono. «Alcuni privati – fa sapere Oscar Strano, presidente del Consiglio di Municipio 4 – hanno sottoscritto una lettera d’intenti per una manifestazione d’interesse. La manderemo ufficialmente al Comune. Intanto abbiamo chiesto sgombero e messa in sicurezza». In via Pizzigoni, quartiere Villapizzone, lo sguardo si posa invece sulla ex scuola Colombo: chiusa, utilizzata in passato come rifugio di clochard per il Piano anti freddo, è stata poi occupata da senza dimora, sgomberata (lo scorso settembre) e messa in sicurezza. Ora è in attesa di demolizione. Spostandosi verso il centro, in corso XXII Marzo 14, spunta quel che resta dell’ex cinema Imperiale: un edificio privato, chiuso da 30 anni e malconcio. Lo scorso 21 aprile i cittadini del Gruppo Quartiere Suffragio hanno organizzato l’ennesimo presidio: «Chiediamo che questa vergogna finisca». Tornando alla periferia sud est, sulla lista dei luoghi abbandonati c’è l’ex garage di via Bonfadini 109, meta di bivacchi, circondato da spazzatura e potenziale nascondiglio di malviventi.

«VORREMMO che proprietà e Amministrazione cercassero una soluzione. Lo chiediamo con 600 firme», spiega l’Associazione comitato di quartiere viale Ungheria e dintorni. Mentre nel quartiere Gorla a preoccupare è l’ex casetta del custode nel parco di Villa Finzi di via Sant’Erlembardo: oggetto di intrusioni e additata come covo di pusher. I cittadini – in prima linea l’associazione Gorla domani – aspettano la riqualificazione. Tra le prospettive per il rilancio, la sperimentazione di un «patto di collaborazione» tra Comune e più soggetti. E in via Pesto, zona Navigli, all’ex casello daziario rimasto nella morsa del degrado per anni, la collaborazione è già realtà: unisce Rfi (proprietà) e Municipio 6. M.V.

M.V. (Il Giorno)

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