Milano 9 Maggio – Eppure c’è stato qualcosa di epico e di shakespeariano nell’attesa che ha visto Berlusconi arbiter di una politica che non sa volare, che intreccia egoismi e superficialità. E il tempo era sospeso, respirava la speranza, chiedeva generosità a un leone ferito ancora centrale, ma comprimario. Perché è una richiesta che sancisce un’abdicazione a un Re Lear, protagonista per vocazione, per intelligenza, per successi ottenuti. Per una cucina improvvisata di pseudo protagonisti cuochi, improvvisati, per tre o quattro piatti tipici che piacciono agli italiani. L’orgoglio ferito va curato in fretta, le richieste hanno bisogno di risposte che rispettino la dignità dell’uomo e la valorizzazione di chi l’ha sempre votato.
E la risposta di Berlusconi è chiara e generosa, preserva gli elettori e a testa alta comunica all’Ansa “Silvio Berlusconi annuncia il suo via libera ad un governo M5s-Lega. Il governo Lega-M5S “non segna la fine dell’alleanza di centro-destra: rimangono le tante collaborazioni nei governi regionali e locali, rimane una storia comune, rimane il comune impegno preso con gli elettori”, dice Berlusconi nella nota. “Se un’altra forza politica della coalizione di centro-destra ritiene di assumersi la responsabilità di creare un governo con i cinque stelle, prendiamo atto con rispetto della scelta – prosegue la nota -. Non sta certo a noi porre veti o pregiudiziali. In questo caso non potremo certamente votare la fiducia. Di più a noi non si può chiedere, anche in nome degli impegni che abbiamo preso con gli elettori”.
“Il paese da mesi attende un governo. Continuo a credere che la soluzione della crisi più naturale, più logica, più coerente con il mandato degli elettori sarebbe quella di un governo di Centro-Destra, la coalizione che ha prevalso nelle elezioni, guidato da un esponente indicato dalla Lega, governo che avrebbe certamente trovato in Parlamento i voti necessari per governare. Questa strada – si legge nella nota – non è stata considerata praticabile dal Capo dello Stato. Ne prendo atto”. Se un governo Lega-M5S “non potesse nascere, nessuno potrà usarci come alibi di fronte all’incapacità – o all’impossibilità oggettiva – di trovare accordi fra forze politiche molto diverse”.
“Di fronte alle prospettive che si delineano – continua Berlusconi -, non possiamo dare oggi il nostro consenso ad un governo che comprenda il Movimento Cinque Stelle, che ha dimostrato anche in queste settimane di non avere la maturità politica per assumersi questa responsabilità. Questo lo abbiamo sempre detto, e per quanto ci riguarda non è mai neppure cominciata una trattativa, né di tipo politico, né tantomeno su persone o su incarichi da attribuire”.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano