Milano 19 maggio – Peculato, detenzione illecita di sostanza stupefacente, calunnia, arresto illegale e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici: con queste accuse, a vario titolo e in concorso, tre carabinieri – uno dei quali già sospeso dall’impiego e attualmente sottoposto agli arresti domiciliari – sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Milano ed eseguito dai militari dell’Arma del Nucleo investigativo di Monza a Cassano d’Adda (Milano) e a Bergamo. L’indagine parte dagli sviluppi di una un’altra attività investigativa. L’inchiesta è incentrata sulle accuse di un pregiudicato marocchino, 44enne, arrestato per droga nel giugno 2016 a Pessano con Bornago (Milano). Ai militari viene contestato, a vario titolo, di essersi impossessati di soldi in occasione di quattro perquisizioni domiciliari a pregiudicati locali e, solo in un caso, di aver detenuto 10 grammi attribuendone il possesso a un arrestato, attestando il falso.(Ansa)
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