Milano 23 Maggio – Anche l’ultimo tassello va al suo posto. E dopo le scuole di musica «Claudio Abbado», di teatro «Paolo Grassi» e di interpreti e traduttori «Altiero Spinelli», arriva la «promozione» anche per l’ultima sorella delle civiche milanesi, la scuola di cinema «Luchino Visconti». II termine tecnico è equipollenza: i suoi 76o studenti usciranno dal corso triennale con un titolo analogo alla laurea di primo livello.
Venerdì scorso è arrivato il momento tanto atteso, con la firma da parte del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli del decreto che autorizza la Fondazione Milano — l’ente del Comune che raggruppa i quattro istituti — a rilasciare dal prossimo anno accademico il diploma equiparato alla laurea. «Dobbiamo valorizzare tutte le realtà che promuovono la conoscenza di settori di pregio della nostra tradizione e che ne fanno occasione di crescita e sviluppo per il Paese», commenta il ministro. E soddisfatto il sindaco Beppe Sala: «Siamo orgogliosi di questo risultato non scontato che conferma ulteriormente la qualità delle nostre civiche, che il Comune ha prima istituito e oggi continua a sostenere nella storica consapevolezza che la cultura e lo spettacolo sono uno dei tratti distintivi di questa nostra città».
Intanto, incassata ieri la notizia, a tracciare il passo successivo è Marilena Adamo, presidente della Fondazione, che lancia il progetto del «Politecnico delle Arti». Un polo di formazione artistica che avrebbe però bisogno di una nuova casa. «Da ieri tutte le nostre scuole hanno titoli riconosciuti ed equipollenti: è un caso unico in Italia. II completamento di questo lungo percorso — propone — è chiedere al Comune di avere una sede unica per tutte e quattro le scuole». Che oggi sono sparpagliate in quattro diversi punti della città: oltre all’ex Manifattura Tabacchi, sono in via Salasco, in piazza General Cantore e a Villa Simonetta. E proprio pensando a quest’ultima, affacciata sui binari abbandonati alle spalle del cimitero Monumentale, che Marilena Adamo ipotizza una possibile destinazione: quell’ex scalo Farini che già ospiterà il nuovo polo artistico dell’Accademia di Belle Arti di Brera «con cui già collaboriamo».
Lì, su un’area ancora tutta da disegnare potrebbero trovare posto i quasi tremila studenti delle civiche. «Un’altra possibilità potrebbe essere Città Studi», prosegue la presidente Adamo: sfruttare gli spazi che si andranno a liberare per il trasferimento delle facoltà scientifiche dell’università Statale, «garantendo così di mantenere lo spirito del quartiere con una presenza di carattere universitario». Nata nel 1962, la scuola di cinema offre corsi triennali a tempo pieno (primo anno in comune e poi un biennio di specializzazione) in Regia, Produzione, Sceneggiatura, Multimedia, Montaggio, Digital animation, Ripresa e foto- grafia, Sound design e sistemi per il broadcast. Oltre a corsi serali, masterclass intensive, corsi di aggiornamento e tutto un programma di attività aperte al pubblico. Nella sede all’ex Manifattura Tabacchi sono a disposizione una mediateca, un’aula magna, uno studio televisivo, cinque teatri di posa, uno studio di animazione, una regia mobile, 8o postazioni di montaggio e postproduzione, aule multimedia, per il video editing e per la digital animation.
Pierpaolo Lio (Corriere)
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