Allarme sicurezza: le linee dei treni regionali con più aggressioni a bordo

Lombardia

Boom di episodi sulle tratte per Saronno e Lecco. Allontanate 6.600 persone al mese

Milano 24 Maggio – Perdete ogni speranza o voi che salite. Su quelle linee a rischio che uniscono Milano con l’hinterland e le altre province lombarde. Vagoni deserti, droga, aggressioni, delinquenti che prendono in ostaggio interi convogli. Sono 7 – a quanto emerge dalla relazione di ieri in aula dell’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato, le tratte da bollino rosso che attraversano la Lombardia. La più pericolosa è la S9 Saronno-Seregno-Milano-Albairate, quella che tocca il parco delle Groane, una delle piazza di spaccio più grandi del nord Italia. A ruota la S8 Milano-Carnate-Lecco, dove una decina di giorni fa un poliziotto è stato massacrato da un gruppo di profughi nigeriani, e la S7 Lecco-MoltenoMonza-Milano, il cosiddetto “Besanino” ostaggio delle baby gang. Ai piedi del podio le linee Mortara-Milano, Voghera-Pavia Milano, Domodossola-Arona-Milano, Milano-Carnate-Bergamo.

Settimana scorsa, per cercare di far tornare la situazione entro i livelli di guardia, gli assessori De Corato e Terzi (Infrastrutture) hanno messo sul tavolo del prefetto di Lecco, Liliana Baccari, il progetto dei «Patti locali di sicurezza urbana»: più controlli e uomini in divisa nelle stazioni più calde. Per ora, a svolgere il ruolo di deterrente ci sono 90 guardie giurate (60 a bordo e 30 a terra). A cui potrebbero aggiungersene altre 20. Grazie alla loro presenza, stando ai dati diffusi ieri da De Corato, i casi di minacce e aggressioni tra i vagoni sono scesi a 7/10 al giorno. Non solo. Ogni mese sono 6.600 le persone che vengono fatte scendere dai convogli perché colte senza biglietto o per qualsiasi altra causa. Non si abbassano invece i numeri dei senzatetto che trasformano i sedili in dormitori: i convogli 10823, 10825 e 10829, che da Lecco ra 2 ungono Milano Porta Garibaldi al mattino, registrano le situazioni più critiche.

In soccorso dei passeggeri e del personale di viaggio, arriva anche la tecnologia. A partire dal Focal Point Security, il sistema che permette di individuare i treni e le stazioni dove minacce, atti vandalici e aggressioni sono all’ordine del giorno. Senza dimenticare la videosorveglianza nelle carrozze e le bodycam, ovvero quelle microtelecamere che controllori e capitreno fisseranno sulle divise per riprendere eventuali episodi violenti. Sulle linee Milano-Chiasso, Milano-Lecco e Milano-Mortara, nelle ore serali funziona il sistema di “Chiusura carrozze” per quanto riguarda le vetture di coda.

Un progetto che mira a con centrare i posti occupati e ad assicurare un maggiore presidio: entro fine mese partirà anche sulla pericolosissima Saronno-Albairate. Non solo. Perché l’assessorato alle Infrastrutture di Regione Lombardia, aggiunge De Corato, metterà sul piatto 8 milioni di euro per consentire a tutte le forze dell’ordine di viaggiare gratis. In modo da aumentare la sicurezza percepita dei pendolari.

«L’utilizzo dei militari sui treni è una delle opzioni che riteniamo di mettere in campo, ma dal Ministero non sono arrivate risposte. Vedremo come il nuovo esecutivo e il nuovo ministro dell’Interno risponderanno», ha sottolineato ieri De Corato.

«Non possiamo permetterci controllori che hanno paura di chiedere il biglietto per non rischiare di essere aggrediti, così come viaggiatori vittime di continue rapine e aggressioni. Sono sicura che Regione Lombardia, pur non avendo una diretta competenza sul tema, saprà gestire questa situazione», ha commentato Viviana Beccalossi, consigliere regionale del Gruppo Misto ed ex assessore al Territorio.

Massimo Sanvito (Libero)

1 thought on “Allarme sicurezza: le linee dei treni regionali con più aggressioni a bordo

  1. Questa è la situazione a cui ci ha portato il finto buonismo delle sinistre grazie a cui l’Italia e la Lombardia in particolare si sono riempiti di disperati venuti con la consapevolezza di poter delinquere in piena impunità, visto che la certezza della pena è una utopia, purtroppo. C’è da augurarsi che se Salvini andrà al Viminale inizi ad inasprire le pene ed aumentare le espulsioni dei delinquenti irregolari che già bastano e avanzano i nostri.

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