Le “promesse di Sala”: ma quale linea dura, a Milano sfratti in calo del 40%

Milano

Grazie a una direttiva chi occupa casa la fa franca. Il centrodestra: «Dal sindaco solo promesse che non può mantenere»

Milano 28 Maggio –  Stando alle dichiarazioni post elettorali di un Beppe Sala folgorato sulla via di Damasco, che ha promesso una stretta sui campi rom e la cacciata dei tanti abusivi che occupano illegalmente immobili pubblici e privati, nel prossimo futuro dovremmo aspettarci un netto cambio di rotta.

Eppure, tra il dire e il fare c’è di mezzo una direttiva – emanata nel 2016 dall’Unep, ufficio notificazioni esecuzioni e protesti – che riguarda proprio gli sfratti da eseguire con l’assistenza della forza pubblica. Il documento è stato contestato dall’Ordine degli avvocati di Milano, in quanto attribuisce all’ufficiale giudiziario «la facoltà di disporre meri rinvii», che portano a un ritardo dell’esecuzione fino a 10 mesi. Non solo: ci sono casi estremi che contano fino a 16 rinvii.

Insomma: è più facile scalare l’Everest a mani nude che far sloggiare un abusivo da un appartamento di Milano. «Siamo stati investiti da lamentele per una direttiva, in alcun modo condivisa – spiega Chiara Valcepina, consigliere dell’Ordine, all’Adnkronos -. L’Unep esegue pochi sfratti e solo dopo un numero di accessi, almeno doppi, se non tripli, rispetto a quanto avviene altrove».

A riprova di ciò, i dati relativi al 2016 indicano che in città gli sgomberi sono calati del 40% rispetto al 2015 e sono stati eseguiti 244 sfratti (-37%). In totale, i provvedimenti di sfratto sono stati 3480 a Milano (- 18%) e le richieste di esecuzione 31.276 (-3,02%).

Al di là degli ostacoli di natura legale, secondo il centrodestra a mancare è ancora una volta la volontà politica: «Sala conosce sicuramente questa direttiva, e ha il dovere di attivarsi per risolvere la situazione – afferma Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza -. Questo cavillo legale non è che un pretesto in più per non agire.

Foto di repertorio di uno sfratto nelle case Aler di Milano [Fotogramma] L’operato dell’amministrazione l’abbiamo visto in questi anni: camper e roulotte che spuntano come funghi, occupazioni a go go e assenza di vigili per le strade di Milano. A questa improvvisa conversione non crede nessuno». Sulla stessa lunghezza d’onda Massimiliano Bastoni (Lega): «dubito che la sinistra si muova per sanare questa anomalia legale, basti pensare che ai tempi di Pisapia c’erano assessori secondo i quali talvolta “occupare è un diritto”. Sala sta solo promettendo interventi ai quali non può dare attuazione».

Insomma, a detta del centrodestra l’ostacolo maggiore resta l’ideologia politica. Se non cambia l’approccio, neppure le giuste battaglie degli avvocati meneghini potranno restituire gli appartamenti ai loro legittimi proprietari.

AEC (Libero)

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