Milano 4 Giugno – Il serale inizia con il graffio della Nannini, il ricordo di Modugno di Beppe Fiorello, il fascino della Mannoia, l’allegria di Alvaro Soler, l’intensità di Fabrizio Moro. Gli ospiti duettano con (nell’ordine) Carmen, Lauren, Einar, Emma, Irama. Le esibizioni si susseguono poi con ritmo sostenuto, le pause televisive sono essenziali, le polemiche dimenticate. E finalmente è spettacolo puro, aiutato da coreografie geniali e grande professionalità dei talenti. Ed emergono i pregi specifici di ciascuno: la capacità di raccontare e di coinvolgere di Irama, la passionalità e il timbro di Carmen, l’eleganza e la duttilità di Emma, il mondo intimista di Einar.
Lo scontro per aggiudicarsi una maglia per il finale è tra Irama e Carmen. E incanta l’anima, il mondo nascosto, i sogni dell’autore Irama, chiuso in una speranza, sempre quella: vivere di musica. Carmen e le sue emozioni, sempre vissute al massimo, con la voglia di mangiare la vita. Irama è il primo finalista: una vittoria che premia il profumo del cuore e mette una seria ipoteca sulla vittoria finale.
Il secondo scontro è tra Emma e Lauren. Emma, la bellezza, il pudore, i sentimenti sussurrati, la sensibilità. Va in finale Lauren, una ballerina versatile ed espressiva.
La terza finalista è Carmen, il quarto Einar
Che tenerezza il pianto della speranza delusa di Emma..
Olga Molinari