Due precisazioni: la prima, l’uomo indagato per questa vicenda, per quanto detenuto, per me è e resterà innocente fino al terzo grado di giustizia o alla confessione, opportunamente assunta dal tribunale. La sua nazionalità non ha alcun peso su uno dei primi diritti umani, sempre meno difesi in questo paese: la presunzione di innocenza. Ed io difenderò questo principio anche qui, anche con le prove che lo hanno portato in galera. Io non so se sia colpevole. Dovendo scegliere tra le due opzioni, allo stato delle cose, ipotizzerei non sia innocente. Ma le mie ipotesi non valgono nulla, di fronte ad un pilastro del pensiero liberale. Seconda considerazione: no, non è un’esclusiva degli stranieri la violenza domestica. Il che significa che, anche applicando la mitologica integrazione, la cosa non si risolverà. Intanto un riassunto dei fatti, dalla penna politicamente corretta di Repubblica:
Una donna marocchina di 29 anni, Souad Allou, madre di due bambini di tre e nove anni, è scomparsa da domenica sera a Brescia. Il marito, connazionale e maggiore di lei di 21 anni, è in stato di fermo disposto dalla Procura locale per omicidio volontario e occultamento di cadavere.
A dare l’allarme sarebbero stati i figli della giovane, rimasti a casa da soli per quasi 24 ore: lunedì sera la bambina di nove anni si è rivolta ai vicini di casa spiegando che la mamma non c’era più e consegnando il numero di telefono del padre, che abita sul confine tra la provincia di Brescia e quella di Cremona.
I due erano separati e lei aveva denunciato il marito per violenze domestiche. Le prove consistono in un filmato che ritrae l’uomo che trascina fuori un sacco nero della spazzatura molto voluminoso e, dal filmato, si deduce anche pesante. Lui, ovviamente, nega sostenendo addirittura di essere stato lui a denunciare la scomparsa della moglie. Il dettaglio della spazzatura, se si confermerà lo scenario che sospetta la polizia, è ovviamente avvilente. Almeno, una volta, le vittime si avvolgevano nei tappeti. Osengale i pezzi di Jessica li ha messi in due trollery. Ma il sacco nero trascinato fuori dà la misura di quello che non vada di fondo: nonostante esistano i femminicidi anche da noi, nonostante il fenomeno sia planetario, da qualche parte una intera cultura, talvolta persino la legge, di certo larga parte della religione, strutturata o meno, pensa che la donna che si separa debba di diritto, stare in quel sacco. Questa è la differenza. Nulla, per carità, per la vittima. Ma abissale per il resto della comunità. Non vederla non migliorerà la condizione della donna, e non rende di certo migliore chi finge di non capirla.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,