“Oggi si festeggia anniversario sbarco sulla #luna. Dopo 43 anni ancora nessuno se la sente di dire che era una farsa…” twittava garrulo il nostro. Era il 2014, quanti ricordi. Scoprivamo di avere tra i banchi del Parlamento uno che non credeva all’allunaggio. In realtà già dall’anno prima sapevamo che nella psico-setta c’era una corrente di persone che della realtà storica non sapeva che farsene. Non avevamo, però, capito quanto questa gente potesse fare strada. Nell’arco di 4 anni abbiamo avuto la prova che sottovalutare i fenomeni, particolarmente quelli da baraccone, è una pessima idea. “Scusate. Rettifico. Siamo andati sulla luna, #Berlusconi è onesto, la riforma del senato è cosa buona e giusta e Repubblica è un giornale.”, ribadiva sempre su Twitter. Soprattutto quelli con un sì spiccato senso dell’umorismo. Sibilia è l’apice, l’apogeo, il punto più alto di un movimento sotterraneo che si è sviluppato nei decenni. La sua parte più longeva è sicuramente quella sulle scie chimiche. L’idea, scientificamente ed economicamente assurda, che qualcuno stia spruzzando qualcosa nell’atmosfera con le scie di condensa degli aerei. Questa storia nasce negli anni 90, ancora prima di internet e poi prolifera, si diffonde, muta ed incorpora elementi diversi (alcuni dicono che vengono spruzzati metalli pesanti, altri vaccini, altri batteri, altri sostanze misteriose che impediscono all’ascensione dell’intera razza umana). Insomma, incarna l’idea stessa di viralità del fenomeno. Intendiamoci, il fenomeno non è propriamente nuovo. Ma nell’era di internet assume caratteri differenti dal passato dove, queste narrazioni surreali, erano armi politiche prodotte e diffuse da soggetti politici con un obiettivo preciso o, quanto meno, degli interessi prevedibili.
Internet ha tolto alla propaganda il monopolio sulla narrazione fantastica alternativa alla realtà. E da allora è stato un proliferare di vecchie e nuove tesi che avevano in comune sempre alcuni elementi: l’autorità ci mente, tutto nel mondo avviene per un motivo, questo motivo è maligno, questo motivo è al servizio di élite demoniache, la gente comune può ribellarsi efficacemente, se la gente si unisce può sconfiggere queste forze occulte. Fino a quando, la politica, non è tornata ad appropriarsene. In maniera bipartisan, con una predilezione (come all’origine di questa storia) per le estreme. Ma in Italia, in particolare, questo fenomeno si è incarnato nei Cinque Stelle. E all’interno dei Cinque Stelle in Sibilia. Che oggi contribuirà a governare un ministero con, all’interno polizia e Carabinieri. Ovvero gli strumenti per poter indagare le scie chimiche. È il capolinea. La fine del cammino. Finalmente si è entrati nella Loggia Segreta e se ne potranno aprire gli ominosi archivi. Il problema sarà gestire questa gente il minuto dopo che si sarà resa conto che non esiste alcun gotha oscuro, che l’Italia la governano loro e non esiste alcun Ordine, né Nuovo né vecchio, a governare il mondo.
Che le loro vite sono insignificanti. Che il massimo che possono ottenere coalizzandosi è di far eleggere Sibilia. E che il massimo che possa far Sibilia dai banchi del Parlamento è rendersi ridicolo. Perché la realtà ha la straordinaria qualità di non nascondere nulla di tanto occulto, scabroso e pericolosamente elitario da poter spiegare l’insignificanza delle loro esistenze. Quindi, la nomina di Sibilia porta al paese due sfide: riuscire a gestire il tracollo nervoso suo e degli adepti. Ma soprattutto, riuscire a salvare la Nazione mentre realizzano che non c’è nessun drago da uccidere per diventare i San Giorgio del terzo millennio. Queste prese di coscienze, come Donchisciotte insegna, portano a vedere giganti nei mulini a vento, eserciti di mori nelle greggi, e nemici nel popolo in più o meno chiunque. E questo tratto, in chi ha sotto di sé la polizia, è particolarmente pericoloso.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,