Milano 22 Giugno – Un cuore senza valvole cardiache non solo non può funzionare, ma non sarebbe neppure un cuore. Solo il 3% degli europei è consapevole che il “motore del nostro organismo” ha quattro valvole e solo il 7% conosce le malattie delle valvole cardiache. Per migliorare la conoscenza di queste patologie, sensibilizzare la popolazione e i decision maker l’8 settembre è stata istituita la prima Giornata Europea sulle Malattie delle Valvole Cardiache.
Le malattie alle valvole del cuore colpiscono oltre 1 milione di italiani e, visto che sono strettamente correlate all’avanzare degli anni, la loro prevalenza aumenta con l’età, tanto da riguardare il 10% delle persone con più di 65 anni. Nonostante i dati epidemiologici indichino che parliamo di malattie che riguardano un’ampia fetta della popolazione, la consapevolezza nei loro confronti è molto bassa: solo il 3% degli europei e degli italiani sa che il nostro cuore ha quattro valvole e solo il 7% degli europei conosce le malattie delle valvole cardiache, percentuale che scende al 5% se consideriamo solo gli intervistati italiani.
Questi i dati che emergono da un’indagine che ha visto coinvolti 8.860 over 60enni in Austria, Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Spagna, Svezia, Gran Bretagna e Italia con 1.000 persone intervistate.
Per questo è stata istituita per l’8 settembre prossimo, e sarà celebrata per la prima volta nei Paesi europei, con attività che si svilupperanno nel corso di tutto il mese di settembre, la Giornata Europea sulle Malattie delle Valvole Cardiache, European Heart Valve Disease Awareness Day.
“Diversi sono gli obiettivi di questa iniziativa” – dichiara Roberto Messina Presidente di Cuore Italia – Heart Valve Voice – “alcuni dei più importanti sono: aumentare la consapevolezza della cittadinanza e delle Istituzioni su queste malattie, promuovere e diffondere la conoscenza dei sintomi, migliorare la diagnosi che può essere effettuata in modo semplice da parte del medico di medicina generale auscultando il cuore con lo stetoscopio”.
Le malattie alle valvole del cuore, se non curate adeguatamente, provocano un serio peggioramento della qualità di vita del malato, possono causare scompenso cardiaco anche grave e portare a morte nel giro di pochi anni. La buona notizia è che si possono curare e guarire.
Quando viene diagnosticata una forma grave le possibilità di cura sono la riparazione o la sostituzione della valvola con interventi che sono il frutto di decenni di ricerca sui materiali e di innovazione nelle procedure chirurgiche e cardiologiche interventistiche. Le strade a disposizione sono essenzialmente due: la via chirurgica o la procedura transcatetere. La prima consiste nell’impianto o nella riparazione delle valvole con un intervento di cardiochirurgia a cuore aperto o con i più moderni approcci minimamente invasivi. La seconda prevede trattamenti messi a punto più di recente, che permettono la riparazione della valvola mitrale con una clip o l’impianto di un anello, adatto quest’ultimo anche per riparare la valvola tricuspide, oppure la sostituzione della valvola aortica mediante la TAVI, un intervento eseguito spesso in anestesia locale, che utilizza un catetere introdotto attraverso l’arteria dell’inguine, indicato nei pazienti giudicati non idonei all’intervento chirurgico o a rischio alto o intermedio per la chirurgia e rappresenta la tecnica più adeguata nei pazienti anziani.
Per approfondimenti e informazioni è possibile visitare:
www.cuoreitalia.org – www.facebook.com/CuoreItaliaHVV/ – www.heartvalveday.eu/italia
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.