Saviano è il migliore sponsor di Salvini

Attualità

Le scorte non si assegnano o ritirano per simpatia politica. Le analisi sull’utilità di assegnarle a persone che vivono gran parte della propria vita all’estero non si annunciano: si fanno fare all’organismo apposito. Detto questo, la vicenda Saviano-Salvini è il manifesto di una situazione politica assurda. Facciamo l’esempio di un dialogo immaginario:

Salvini: “Bisogna nuclearizzare Bologna”

Sinistra: “E i poveri immigrati, magari gay o transessuali in fuga dai loro paesi che morirebbero? Non ci pensa nessuno agli immigrati gay, trans, donne in fuga dalle guerre?”.

Giallo-Verdi: “A che ora?”

Questa è la fotografia di un paese in cui due terzi degli elettori sono disposti a tutto, ripeto a tutto, purché il terzo di sinistra, i loro corifei milionari, la loro stampa di regime e tutta la corte di nani e ballerine mediatiche vada a remengo. Anche a rimetterci il paese. Anche a rimetterci i soldi della pensione, se necessario. Se ne fregano dell’economia, se ne fregano del diritto, se ne fregano della Costituzione. Vogliono solo, con tutto il cuore, senza rimorsa che questa gente la smetta di arare le gonadi. E di questa situazione Saviano è il migliore sponsor. Uno scrittore dall’etica non limpidissima, un intellettuale dal giudizio facile, dalla lacrima a comando e privo di qualsiasi forma di rispetto per chi dissente. Che all’inizio carriera ha ricevuto delle minacce dai Casalesi. E per questo ha la scorta.

Il nostro paese con le scorte è tradizionalmente generoso. Quindi, di sicuro, non è un favore che gli sia stato fatto: è così per tutti, quindi anche per lui. Il problema è che oggi, in questo contesto, i due terzi della popolazione di cui sopra non lo sopporta più. Lo sente come un insopportabile privilegio. In particolare se chi ne è dotato ha la brutta abitudine di guardarti dall’alto in basso, magari pure sputandoti in un occhio. E Salvini, ancora una volta, si limita a fare da megafono a questa tendenza. Dimostrando l’intrinseco limite della sua politica. Lui non governa il consenso, lo cavalca. Solo che il consenso, i due terzi di cui sopra, vorrebbero anche, dopo aver goduto per aver trollato il PD, qualcuno che i problemi li risolva.

Ed i problemi Italiani non migliorano se togliano la scorta a Saviano (ammesso, ovviamente, che serva cosa che io non so, ma che non serve nemmeno che sappia: esiste un organo competente). Peraltro, riflettete sull’ironia: dopo le dichiarazioni di Salvini, il rischio per Saviano è aumentato. Quindi, oggi più che mai, quella scorta serve. Ma alla gente giallo verde cosa volete interessi? Intanto Saviano ha pianto in diretta, sputando bile. Loro hanno fatto lo stesso. E tutti si sono sfogati, felici e stanchi nelle loro perenni fitte di rabbia.

1 thought on “Saviano è il migliore sponsor di Salvini

  1. L’unica cosa sensata che possiamo fare per difenderci dalle cavolate dell’ “ominicchio” saviano è cercare di ignorarlo totalmente.
    Non è certo un compito facile perché la sinistra con tutti i suoi soloni politici, giornalisti, opinionisti, vignettari e conduttori televisivi di programmi fallimentari ma costosi non perde certo occasione per esibire queste mezze tacche, numerosissime peraltro, che solo nelle loro file possono trovare spazio per continuare a spargere veleno.

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