Milano 25 Giugno – Si narra, a bassa voce naturalmente, che ogni notte Sala e Majorino stiano complottando un nuovo evento epocale per i migrati. Dopo la tavolata da Guinness è difficile trovare una bomba di iniziativa che possa eguagliare l’eco dell’abbuffata. Della cospirazione sono al corrente solo i fedelissimi, gli amici di cui fidarsi perché la strategia è delicata e potrebbe creare delle contromisure delle opposizioni tali da far fallire il progetto. Ma Sala ha il chiodo fisso. Si aggira nella sua casa a Brera macerandosi al pensiero dei tanti, tantissimi migranti che non hanno partecipato alla festa. Assenti giustificati perché in galera a scontare la giusta pena per reati più o meno odiosi. Tanti figli e nipoti di quel Kabobo che, in un mattino di sole, aveva trovato divertente ammazzare chi capita, capita. La lista è lunghissima: aggressori con il gusto di mordere, sp,acciatori, stupratori e varia umanità. Sala pensa che la bontà è bontà vera se l’integrazione è per tutti. Majorino che tra i due è il più geniale, finalmente ha l’idea risolutiva. “Dobbiamo convocare gli Imam delle Moschee abusive e mandarli a San Vittore, Opera, Bollate perché possano ascoltare le esigenze segrete dei poverini che hanno sbagliato, ma devono avere l’occasione per redimersi in breve tempo. Poi potremmo ristrutturare una caserma e creare la galera piò moderna ed efficiente del pianeta, con tutti i servizi, un arredamento orientale e nel cortile, un bel giardino con le palme e i banani. Poi un complessino con bonghi e musica araba per ricreare atmosfere lontane, un menu a loro gradito, considerato che la pasta non piace. Dame di compagnia e interpreti per i momenti di solitudine. Insomma un carcere modello per migranti un modello di carcere da Guinness”.
Un incubo? Una provocazione? Solo un po’ di ironia.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano
HO UNA NETTA CONVINZIONE CHE HA “MIMI’ E COCO” L’ARIA DI MILANO FACCIA VERAMENTE MALE. SONO VICINI ALLA FOLLIA POLITICA. FORSE, ANDREBBERO FERMATI IN QUALCHE MODO ALTRIMENTI CONTINUERANNO AD INONDARE MILANO DI PROBLEMATICHE SENZA, PERO’, RISOLVERE NULLA.
POI QUESTI DUE NON HANNO ANCORA CAPITO CHE NELLA VITA E’ MEGLIO STARE IN SILENZIO E SEMBRARE STUPIDI CHE PARLARE COME FANNO LORO E TOGLIERE OGNI DUBBIO….