Longevità a quattro zampe. Ecco come Fido e Micio possono diventare «nonni».

Zampe di velluto

Negli Usa un gatto ha compiuto 31 anni. Troppo? Forse. Ma di certo possiamo allungare la vita dei nostri amici.

Quando ero un ragazzino se veniva a mancare una persona di 70 anni si allargavano le braccia come a dire «Beh, ormai c’era da aspettarselo». Oggi le diagnosi precoci e una maggiore attenzione delle persone per la propria salute, hanno allungato notevolmente l’aspettativa di vita, anche se spesso a costo di assumere un numero impressionante di farmaci. Oggi, la morte di una persona di 70 anni induce a esclamare:«Però, era ancora ben giovane’». Allo stesso modo i nostri cani e gatti hanno visto la loro vita allungata di diversi anni, rispetto a pochi decenni fa e le motivazioni sono abbastanza simili. Una maggiore attenzione (talvolta anche esagerata) per la loro salute e il loro benessere, assieme a un generale miglioramento delle coscienze nei confronti dei diritti animali, hanno fatto sì che anche loro seguissero il nostro destino e anche i trattamenti con compresse, gocce e capsule, sono diventati numerosi con un’unica non irrilevante differenza: spesso il costo dei farmaci per uso veterinario è esorbitante rispetto agii stessi per uso umano e non esistono fasce ed esenzioni, perché è tutto a pagamento.

Franco Anselmi
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Questo condiziona talora l’aspettativa di vita del cane o del gatto in negativo, accorciandola significativamente. Non tutti possono infatti permettersi il lusso di spendere 200 euro al mese solo di farmaci per Fido o Silvestro, quindi si tende a tagliare. Nonostante questo oggi incontrare un gatto di 18 o un cane di 16 anni non suscita più la sorpresa di qualche anno fa. Liz e lan Finlay, marito e moglie che vivono nell’Oregon, hanno festeggiato, lo scorso giugno, i 31 anni di Nutmeg, il gatto trovato in brutte condizioni dietro il giardino di casa. Difficili i paragoni delle età tra animali e persone, ma si può ragionevolmente calcolare che i 31 anni del micio americano equivalgano a circa 150 dei nostri. Nutmeg non è ancora ufficialmente il gatto più vecchio del mondo, secondo il Guinness dei primati, ma si appresta a diventarlo e non manca giorno che ai coniugi non arrivi la richiesta della«ricetta), per rendere possibile una vita così lunga. Senza pensare di volere arrivare a longevità simili, che sono del tutto eccezionali come è ovvio,si possono però dare alcuni consigli ai proprietari per fare affrontare ai propri cani e gatti una serena vecchiaia. Sarà bene chiarire che l’aspettativa di vita dei cane dipende da molti fattori, primo dei quali la razza. I cani di piccola taglia vivono molto più a lungo rispetto a quelli di taglia gigante. Un Alano è già vecchio a 7 anni, mentre un Barboncino di 10 anni è ancora un giovanotto.Tutto ciò ha scarso o nullo valore per i gatti. I meticci poi, i cosiddetti bastardini, vivono più a lungo rispetto ai cani di razza (il famoso “vigore degli ibridi») e questo vale anche per i gatti. Il gatto mostra molto meno del cane (e dell’uomo) i segni del tempo. Che una persona abbia 90 anni, per quanto in buona salute, si intuisce e così anche per un cane di 18. Un gatto di 20 anni invece, di solito non li dimostra minimamente. Quando invecchiano, i cani soffrono di un maggior numero di malattie, rispetto al gatto, soprattutto degenerative (artrosi, ernie discali, cataratte), mentre il tallone d’Achille del gatto è il rene. Le malattie renali sono la principale causa di morte del gatto. C’è un campanello d’allarme, in particolare,che deve mettere in allarme il proprietario: l’eccessiva sete. Quando il gatto (e anche il cane) beve molto, gatta ci cova.

OSCAR GRAZIOLI (Il Giornale)

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