E’ vero: il primo amore non si scorda mai. Renzi non fa eccezione e quella ruota della Fortuna che girava, girava…gli è entrata nel sangue. Per dire che quando si nasce protagonista e la chiacchiera è un’espressione spontanea e la battuta un lampo di astuzia, non si può stare fuori scena. L’esperienza politica è stata esaltante: tutti ad ascoltare, il mondo ai suoi piedi, i media impazziti dall’entusiasmo…E Lui era sempre lì a raccontare, a giocare con le parole, a coltivare progetti inconsistenti, a creare illusioni. Un venditore senza vergogna che si inebriava di quel dire facile, senza la capacità di costruire veramente. Ma gli bastava sentirsi un re, sempre centrale, sempre decisionista, sempre acritico. La sconfitta della sinistra è la sua sconfitta. Ma Renzi è Renzi. I popcorn sono finiti. La claustrofobia di un anonimato dietro le quinte non gli si addice. La commedia dell’arte e la relativa libertà di occupare la scena quanto e come vuole sono la sua anima, il suo essere uomo. E il rimpianto può diventare progetto. Riferisce Il Fatto quotidiano “Il progetto è mastodontico, riservato e pure in fase più che avanzata: una trasmissione di taglio culturale su Firenze e con l’ex premier in video, numerose puntate da girare subito per i palinsesti autunnali o al massimo del prossimo anno, produttore indipendente, emittente non individuata….Renzi potrebbe quindi imitare – è un tipo ambizioso – Walter Veltroni, Barack Obama o Al Gore, sfruttare la popolarità (residua) e le relazioni (solide) per diventare un personaggio tv e, in automatico, un ex politico.”
Che Matteo Renzi stia pensando a una sua trasmissione televisiva di taglio culturale, lo confermano i quotidiani: Corriere della sera, La Verità e Libero. Occorre dire che sulla questione arriva però la smentita del portavoce di Renzi, ma il manager Presta conferma all’agenzia di stampa Adnkronos di lavorare per un programma televisivo incentrato su Firenze, con l’intenzione di affidarne la conduzione all’ex premier. Pare che Renzi stia valutando il progetto.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano