Da mesi gli abitanti dei palazzi che si affacciano sullo stabile abbandonato di via Doberdò 35 segnalano la presenza di numerosi occupanti abusivi, ma il disinteresse della Pubblica Amministrazione, che non impone alla proprietà la messa in sicurezza, ha consentito che questi nel tempo aumentassero a dismisura. A spiegarlo è Otello Ruggeri, portavoce del Comitato Greco 2.0, che sta monitorando la situazione in seguito alla segnalazione di alcuni cittadini. Infatti, – prosegue -nell’edificio, cui è possibile accedere semplicemente scostando una reticella che lo circonda è stato notato via via l’ingresso di magrebini, sudamericani ed emigrati dell’est, che lo usano chi per fare i propri comodi e chi come abitazione. Ovviamente, oltre all’accumulo di spazzatura che accompagna questo genere di situazioni, un simile crogiolo di etnie genera tensioni che sfociano spesso in liti accompagnate da urla e lancio di bottiglie, suscitando preoccupazione nei residenti.
Preoccupazione mista a stupore però, perché, cosa mai vista, gli abusivi utilizzando delle assi abbandonate nel cantiere, hanno iniziato una sorta di ristrutturazione del palazzo erigendo pareti in legno con cui formano dei mini appartamenti dove vivere più comodamente. Una situazione che getta nel ridicolo le istituzioni, che la consentono senza intervenire. La speranza dei residenti – conclude Ruggeri – è che a Palazzo Marino si rendano conto della brutta figura che stanno facendo e intervengano al più presto facendo mettere in sicurezza il palazzo per restituire loro la tranquillità, avviando contestualmente il rimpatrio gli occupanti che non hanno titolo di rimanere nel nostro paese e trovando una sistemazione decente a quelli che possono restare.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,