L’Italia è ufficialmente candidata a ospitare le Olimpiadi invernali del 2026. E la prima volta che un Paese avanza una candidatura senza avere scelto ancora la città. 11 a Cortina, Milano e Torino a stabilire chi correrà sarà la valutazione di una commissione istituita dalla Giunta del Coni, coordinata dal segretario generale Carlo Mornati, alla quale fanno parte i due vicepresidenti del Coni, Franco Chimenti e Alessandra Sensini, e ne faranno parte anche atleti, membri Go e presidenti degli sport invernali e del ghiaccio. Seguendo le linee guida indicate dal governo, in cui si parla di sostenibilità economica e ambientale, nonché legacy e soprattutto «acquisizione della delibera piena e incondizionata del consiglio comunale delle città» e «del supporto politico da parte delle Regioni e delle Province autonome coinvolte». Sono due punti fondamentali, per il Coni, proprio per evitare retromarcia come quella di Roma 2024, non solo dai Comuni ma anche dallo stesso governo. Tanto che il numero uno del Coni si augura che «dal momento in cui la commissione completerà la valutazione, si impegnino (il governo, ndr.) ufficialmente a rispettare le decisioni del Consiglio del Coni». La decisione della commissione sarà discussa da una nuova riunione in consiglio nazionale, il primo agosto o in alternativa, «come termine ultimo», il 10 settembre. In quella sede saranno invitate le delegazioni delle tre città, dai governatori delle Regioni ai sindaci, per illustrare i punti di forza dei loro dossier. «Ad oggi non sembra percorribile un’ipotesi di un progetto condiviso», specifica il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ma la commissione «forse riesce a fare qualcosa che in questo momento non è previsto, e che la presidenza del consiglio ha chiesto di provare a fare». Anche perché, il capo dello sport italiano non lo nasconde, è anche il suo desiderio: «L’unione delle tre città sarebbe una vera candidatura, al 100% fieramente italiana e non è da un’opzione da escludere. Nel mio mondo dei sogni sarebbe una bella cosa». Intanto l’Italia si è candidata ufficialmente e l’atto non è solo simbolico, perché così il Cio già a Losanna il 20luglio potrà proporre all’ordine del giorno la modifica della carta olimpica che consentirebbe alla sessione di Milano 2019 di prevedere anche una candidatura italiana. (Avvenire)
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