La “Milano da scrocco” è una goliardata, ma non ditelo a Sala e a Majorino

Milano

Mangiare e bere a sbafo può essere un’arte raffinata, una necessità momentanea, uno sport da vivere in allegria. Milano ogni giorno propone aperitivi per  il lancio di un prodotto o di un locale, offre piatti freddi per i vernissage o la presentazione di un volume: tutto gratuito. Così chi ha la faccia di bronzo e anche tempo da perdere può farsi un itinerario giornaliero per scroccare il cibo in compagnia.

Hanno preso a prestito Cartesio, hanno cambiato un verbo et voilà lo slogan è simpatico, evocativo, d’impatto immediato. “Scrocco ergo sum”: questo lo slogan, che riassume l’idea di tre studenti fuori sede dell’Accademia di Belle Arti di Brera. “Avendo pochi denari a nostra disposizione”, spiegano, “ci siamo ritrovati a frequentare inaugurazioni, vernissage e finissage, buffet e aperitivi del tutto GRATUITI. Dopo di che abbiamo aperto una pagina su Facebook (e su instagram) con l’intento di aiutare studenti come noi”. E per chi fosse interessato ecco l’hashtag: #ScroccoErgoSum.

Inutile dire che l’iniziativa ha un successo insperato e che, naturalmente, è una furbata, ma niente di illegale. Ma non ditelo a Sala e Majorino, con la scusa dell’integrazione e dell’inclusione sociale,  organizzerebbero il trasporto ad hoc dei migranti alle varie manifestazioni. E che c’è di meglio di un’integrazione in allegria dove si può bere quanto si vuole e non costa niente?

Non è un consiglio, è solo una provocazione.

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