All’Onorevole Marco Osnato, esponente di spicco dell’ala milanese di Fratelli d’Italia, recentemente impegnato nel denunciare gli abusi perpetrati dentro e fuori la moschea di viale Jenner, di cui ha chiesto la chiusura, non devono essere piaciute le dichiarazioni sul tema rilasciate dall’Onorevole Morelli della Lega a Il Giornale. Il leghista infatti, intervistato dalla testata milanese a una domanda sulle intenzioni del suo partito nei confronti di Sala che intende regolarizzare 4 centri di preghiera abusivi aveva risposto “Qualche moschea si farà per forza, ma potranno regolarizzarsi o partecipare ai bandi solo quelle sigle che rientrano nel perimetro che sarà fissata presto dal governo“, rivelando “Stiamo lavorando con rappresentanti islamici e di altre religioni per capire anche dal punto di vista normativo come procedere. Interverremo da Roma perché ci sia apertura nei confronti di associazioni coerenti e rispettose del nostro modello culturale e sia escluso chi in passato ha dimostrato di non sapersi integrare“.
Pronta e un po’ stizzita la replica dell’esponente del Partito di Giorgia Meloni “Capisco le necessità ecumeniche di chi è al governo, ma voglio ricordare all’amico Morelli e al suo partito che Milano è già piena di moschee abusive che sono, sostanzialmente, tollerate da Comune e Questura e che, quindi, prima di parlare di aprirne di nuove vorremo veder chiudere queste! Certo è che se realmente vi fosse una trattativa in corso da parte del governo non capiamo con chi e su che basi, dal momento che né il programma di centrodestra né, mi pare, il contratto di governo comprendono questo tema“.
All’invito a rispettare il programma del centrodestra, Osnato, ha quindi aggiunto un richiamo a un maggiore coinvolgimento degli alleati e del Parlamento quando si affrontano questi temi, “Senza nulla togliere ai validi teologi ed esperti di fazioni islamiche presenti nel Governo, preferirei vi fossero coinvolte le argomentazioni di tutto il parlamento con un serio dibattito. Ricordo a tutti che da sempre risulta difficile comprendere la reale provenienza di finanziamenti per costruire moschee in Europa: troppo spesso, infatti, provengono da famiglie contigue a quelle regnanti nei paesi dall’Islam più oltranzista. Inoltre ricordo che l’Islam è il sostanzialmente l’unica religione a non aver voluto, o potuto, stabilire un’intesa con lo Stato Italiano e ciò complica notevolmente la comprensione rispetto al governo di questi luoghi di culto“, concludendo, fra il serio e il faceto, “Spero che le, molto pubblicizzate, vacanze in Riviera dello stato maggiore della Lega non faccia loro perdere di vista le priorità degli Italiani!“.
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