Milano 20 Novembre – Con sorpresa di molti, il prof Veronesi ha sollevato un problema di pensiero nato nell’ambito triste e spesso avvilente della sua professione di oncologo: non è possibile – egli dice – ammettere una esistenza divina che rimanga totalmente estranea e indifferente all’eccidio spietato creato dal tumore, cioè da quelle cellule dell’organismo, dovunque esse si trovino, che, nel loro riprodursi, uscendo dalle normali regole vitali, divengono nemiche aggressive delle loro stesse vicine compagne di viaggio, estendendosi poi, in modo diretto e indiretto, all’intero organismo fino ad estinguerlo in tutte le sue capacità e meravigliose proprietà.
Il prof. Veronesi si dichiara, così apertamente, agnostico per un processo logico sofferto e vissuto durante la sua lunga vita di medico e di scienziato.
Il prof. Zichichi confuta subito quell’approdo con il suo abituale entusiasmo. I risultati conseguiti nei suoi studi gli consentono l’esultanza della certezza in un ordine divino, secondo il quale tutto – il piccolo e il grande – è stabilito e presieduto da leggi identiche, le stesse ovunque, in grado di governare la finalità di tutto ciò che esiste
E’ arduo pensare che tale regolare ed immutabile assetto – egli scrive – si sia formato a caso, nella sua meravigliosa armonia, senza la volontà ordinatrice di un Dio creatore, guida di tutto l’ Universo.
“Dietro stelle e galassie c’è una logica e quindi un Autore”, aggiungendo che “il cancro è questione di cellule, ma l’universo è la prova di Dio”, come titola Il Giornale, dando sinteticamente il senso della dotta confutazione di Zichichi, che proclama la propria fede in Dio, perché la sua esperienza l’ha portato al punto di poter affermare anche che “la scienza non ha mai scoperto nulla che sia in contrasto con l’esistenza di Dio”
Ma anche soffermandoci sulle cellule, chiamate in causa dal prof Veronesi, e prendendo in considerazione le leggi – in gran parte ignote – che ne governano vita e funzioni si giunge “inevitabilmente” a quelle conclusioni. Tutte sarebbero da chiamare in causa, tutte e di tutti gli organi; tutte e di tutti gli organismi viventi.
Il campo è vastissimo. Limitiamoci, per una semplice esemplificazione, ad un paio di aspetti funzionali dei neuroni, cioè all’attività ed ai compiti di quelle cellule che in numero di cento miliardi costituiscono il nostro sistema nervoso centrale.
Non meraviglia che alcune modificazioni fisico-chimiche dei neuroni (depolarizzazione di membrana, passaggio di ioni attraverso di essa, ecc.) che avvengono in milionesimi di secondo siano in grado di “trasformarsi” in idee, in sogni, in richiami di memorie?
Non meraviglia che il nostro parlare sia reso possibile da una messa in riga di parole, una dopo l’altra in sequenza logica, richiamate – potremmo dire in tempo zero – da un enorme “vocabolario” acquisito nel tempo nelle zone specificamente adibite alla sua custodia?
Non meraviglia che modificazioni sostanzialmente identiche si manifestino come sentimenti, espressi o sottaciuti, nella loro possibile vastissima gamma?
Dalla materia si arriva all’immateriale; dal visibile e scientificamente controllabile dell’esistente si entra nei territori impalpabili dello spirito, ovvero dell’avvenimento inspiegabile in termini umani. Ci sembra ragionevole e giustificato chiamarlo miracolo. E il miracolo non è degli uomini.
Prof. Emilio Respighi
Prof. Emilio Respighi , nato nel 1931 a Milano, dove tuttora abita.
• Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Milano nel 1956 con pieni voti e lode.
• Assistente e poi Aiuto presso la Divisione A. De Gasperis di Chirurgia Cardio-toracica dell’Ospedale Niguarda di Milano
• Primario della Divisione R. Donatelli di Cardiochirurgia dell’Ospedale di Circolo di Varese dal 1979 al 1997, anno di pensionamento.
• Direttore Scientifico dell’Istituto MultiMedica nel 1998
• Consulente per la Cardiochirurgia presso l’Istituto Policlinico S. Donato negli anni 1999-2001
• Libero docente in Semeiotica chirurgica e Chirurgia Toracica
Specialità: Anestesia e Rianimazione, Chirurgia Generale, Chirurgia Toracica e Angio-cardio-chirurgia
Pubblicazioni scientifiche: circa 180 su riviste anche straniere, di cui una decina a carattere monografico. Responsabile (Editor) della sezione cardiochirurgica di due importanti trattati, rispettivamente di Chirurgia Generale e di Cardiologia
Ripetutamente, negli anni, eletto nei Consigli Direttivi delle Società Nazionali di Chirurgia Toracica e di Cardiochirurgia. Per due mandati, rappresentante italiano per la Cardiochirurgia presso la Società Europea di Chirurgia Cardio-Toracica.