Visite ginecologiche senza motivo. Il medico effettuava le violenze su molte donne, poi una ha rotto il silenzio. L’operazione è il frutto di un’attività di indagine coordinata dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Valentina Mondovì e condotta dalla Stazione di Porlezza. L’investigazione ha avuto inizio nel mese di novembre 2017 grazie alla denuncia sporta da una giovane donna, che – dopo un breve periodo di riflessione e non poca difficoltà – ha avuto il coraggio di aprirsi e denunciare il sostituto del proprio medico curante, reo di aver effettuato un’anomala visita ginecologica senza alcuna motivazione medica. Anche le modalità erano sembrate del tutto anomale, in quanto il medico non aveva usato strumenti, compiendo la propria azione, a mani nude, in modo fugace e repentino.
Nel corso dei mesi della lunga ed articolata indagine sono stati raccolti numerosi e gravi indizi di colpevolezza nei confronti del sanitario quarantasettenne con diversi studi in diversi comuni del comasco, che avrebbe posto in essere analoghe condotte su numerose vittime sue pazienti.
I fatti, compiuti nell’arco di diversi anni, venivano taciuti dalle vittime, seriamente toccate sotto la sfera psicologica, individuate nel corso delle indagini, sia poiché temevano di non essere credute dato la professione espletata dall’uomo ed il suo ruolo, sia perché le stesse venivano colte in momenti di fragilità che le portavano a reputare meglio non diffondere la notizia di quanto subito.
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