La sicurezza evidentemente non piace a sinistra, eppure la tutela dei cittadini dovrebbe essere l’argomento principe di ogni attività politica. Ma non piace. Perché bisogna dire anche no, rettificare, non seguire ideologie malate e astratte, non creare connivenze pericolose, non salire su quel carro compiacente che dà voti, ma non serve a salvaguardare gli interessi della gente. Inutile, oggi, soffermarsi su quel “venghino, venghimo” di Sala, e Pd compreso, nei confronti dell’immigrazione che tanti problemi ha creato soprattutto nelle periferie, ma analizziamo i fatti di Genova, impietosi nella loro tragicità.
Dal Governo sono state ripetute parole ultimative, Mattarella ha commosso per la sua commovente partecipazione, ma dove concretamente si muove Forza Italia, alleata di un Salvini sempre più innamorato di una ruspa per le cose vecchie da esibire in ogni occasione? Bene ha detto Mariastella Gelmini in un’intervista al Messaggero in cui definisce la politica di Salvini “ambigua e rischiosa” e «La sensazione è che questa cortina fumogena nasconda l’imbarazzo per aver condiviso il no alla Gronda. Ma vogliono anche nascondere la risposta più seria sul fronte sicurezza: la necessità di realizzare nuove opere, piuttosto che bloccare tutto come fanno…La nostra azione è volta a favorire le scelte che giovano al Paese. Si vedrà se la Lega sceglierà gli interessi degli italiani o la deriva messa in campo dal M5S».
L’analisi è quindi tranchant: un M5S che non sa guardare avanti, che preferisce il non sviluppo, che arretra di fronte al naturale evolversi delle cose e una Lega che ha fatto del superamento, soprattutto nelle opere pubbliche, il suo cavallo di battaglia. Mariastella Gelmini ha colto nel segno: per ora è solo imbarazzo, un vedere aspettando, ma probabilmente sarà quel nodo su cui l’alleanza si spezzerà. La gente del Nord, costruttiva e capace, ha bisogno di leggi e infrastrutture che proiettino il lavoro nel futuro. Il Medioevo non serve.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano