Concluso ieri il Milano Latin Festival 2018

Cultura e spettacolo

Si è conclusa ieri, sabato 18 agosto, la quarta edizione del Milano Latin Festival 2018, che nei 66 giorni di rassegna ha visto superare le 190.000 presenze. Negli oltre due mesi si sono susseguiti ininterrottamente 32 concerti live di alcune fra le più grandi stelle della musica latina – come Bad Bunny, Ozuna, Lali Esposito, Prince Royce, Willie Colòn, Piso 21, Grupo Niche, Daniela Mercury, Havana D’Primera – 14 gruppi di musiche e danze tradizionali per la festa d’inaugurazione, 7 feste nazionali, 16 eventi culturali nelle settimane dedicate ai diversi paesi, 21 manifestazioni folkloristiche, 5 piazze da ballo diverse aperte tutte le sere, un maxischermo per vedere insieme i mondiali di calcio, 4 ristoranti e 4 punti degustazione dove gustare tutte le sfumature della gastronomia dell’America Latina, 5 disco & cocktail bar e un museo del rum, gli stand che hanno fatto rivivere i tipici mercati dell’artigianato latinoamericano, uno spazio bimbi e il Gran Ferragosto dei bambini con Geronimo Stilton.

Stiamo parlando di un festival che è iniziato piccolo piccolo e oggi, dopo quattro lunghi anni, è finalmente diventato adulto ed ha avuto con questa edizione il giusto riconoscimento, sia per affluenza di pubblico con le 20.000 presenze in più, sia per la visibilità sulla carta stampata e su tutti i mass media” è il commento del Direttore  della manifestazione Fabio Messerotti. “Il principale motivo di questa crescita  è che il nostro festival deve essere per tutti e alla portata di tutte le tasche: un festival che guarda al solo denaro si scontra con la nostra filosofia di voler diffondere e valorizzare la cultura, il ballo, la musica e la gastronomia latinoamericana, aiutando anche un difficile processo di sana integrazione. In quattro anni siamo riusciti a cambiare molte cose negative che ci aveva lasciato in eredità il precedente ‘Latinoamericando’: siamo riusciti ad ottenere un’area nuova e pulita, siamo riusciti ad avere un parcheggio economico, siamo quasi riusciti a sconfiggere le zanzare, ci siamo imposti prezzi economici per l’ingresso e abbiamo separato l’area concerti da quella del festival, per consentire a tutte le persone di poter continuare a frequentare il Milano Latin Festival e a noi di far salire sul palco artisti famosi, con prezzi d’ingresso separati, ma soprattutto siamo riusciti a riportare le comunità latine al festival”.

Programmare e pianificare 66 giorni di intrattenimento e ben 32 concerti non è stato assolutamente semplice e senza uno staff tecnico adeguato non sarebbe mai stato possibile – prosegue  Fabio Messerotti – per questo con tutto il cuore inizio a ringraziare il mio braccio desto, l’instancabile Nieves Machado, che si è occupata degli espositori, ma soprattutto di tutta la logistica dei concerti. Ma subito dopo voglio ringraziare tutti i lavoratori del Festival, ad ogni livello, perché il successo della manifestazione deve anche essere il successo di tutti coloro i quali hanno lavorato con determinazione”.

Già confermata l’edizione 2019, che si terrà dal 13 giugno al 17 agosto, sempre ad Assago.

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