Il festival che dal 3 al 19 settembre offrirà 125 appuntamenti fra Milano e Torino, ritorna. E i concerti non solo saranno a prezzi ridottissimi ma situati in luoghi insospettati, ma con un’introduzione di 4 minuti per accogliere il pubblico coinvolto. La programmazione (molte le prime esecuzioni assolute o italiane) legata da un unico tema: la danza.
Una formula modernissima, già approvata dal pubblico (di appassionati e neofiti) che apprezza (tanto che da quest’anno è arrivato anche un finanziamento statale di 195 mila euro) e che il direttore artistico Nicola Campogrande vorrebbe esportare.
“I teatri e i musicisti si devono svecchiare – ha detto – e MiTo sta dimostrando che si può fare”. In programma sul palco grandi orchestre, solisti star e qualche rarità.
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