Sulla scena di piazza San Babila va in scena l’orgoglio “Buonista”, con i colori dell’insulto gratuito, il petto in fuori, a gridare odio e sfogare una rabbia che nasce dalla pancia. Senza repressione. Finalmente. Dopo tanti pugni in faccia, dopo i fallimenti, con quella festa dell’Unità semi deserta, ma itinerante in periferia per raccattare qualche voto, ecco l’occasione per stare uniti. E la voglia di vomitare veleno inebria le migliaia di persone arrivate. Così, per cercare il vocabolo nuovo, il più repellente, quello che solitamente non si usa, ma che rappresenta il peggio che si possa immaginare. Non entro nel merito del problema e non discuto le decisioni di Salvini, ma non si era mai visto sbandierare l’odio con tanta veemenza e convinzione.
E la Boldrini è là. E la visione della piazza le dà un immediato senso di piacere. Neppure quando era candidata alle politiche c’era tanta gente. Neppure quando osannava l’Africa intera c’era tanta gente.
Per un attimo ha creduto…ma poi quell'”Europa senza muri” l’ha riportata in terra, propositiva per le prossime elezioni europee. Dopo il protagonismo alla Diciotti, si unisce al coro “Razzista. Fascista. Nazista. Bestia. Imbecille. Qualunquista..” Naturalmente rivolti a Salvini. Ma davvero questa folla sa il significato delle parole?