Nel nome della libertà l’uomo qualunque fissava un orizzonte senza confini. Perché così doveva essere, così l’aveva descritto il poeta, così era il sogno.
Era molto difficile capire le contraddizioni, le verità apparenti. Quell’essere, insomma, insieme pur essendo così divisi. E la verità diventa una prova di libertà, quasi che quella libertà giustifichi la meschinità delle intenzioni, la doppiezza delle parole. Libertà… Libertà…era lo slogan a cui ispirarsi, in cui credere, eppure oggi tutto sembra capovolto senza una ragione precisa, senza buon senso.
Il tribunale di Milano scarcera un clandestino reo confesso di spaccio. Ma lo spaccio è l’unico modo per sopravvivere e allora può continuare nel suo “lavoro”. Da evidenziare che le sole squadre investigative dei commissariati «Greco Turro» e «Villa San Giovanni», e nel solo nel mese di giugno, in via dei Transiti hanno arrestato un gruppo di 10 gambiani, un sudanese e un giovane del Mali. Tutti pusher tra i 20 e i 25 anni. Naturalmente tutti richiedenti asilo. Gli avvocati d’appoggio ci sono e non vengono mai coinvolti in nessun modo. Diversamente i 220.000 avvocati degli studi associati, qualora uno di essi aiuti un’anziana signora ad evadere il fisco, tutti, ma proprio tutti sono indagati e rischiano di andarci patrimonialmente di mezzo.
La figlia di Asia Argento imbratta un bus a Roma? Credeva di essere libera e di potersi permettere tutto. Purtroppo per lei un mese dopo è stata denunciata.
Salvini crede di aver trovato la strada maestra per fronteggiare la migrazione clandestina. Eppure molti immigrati senza permesso di soggiorno sono iscritti nelle liste di disoccupazione. E dopo la prova muscolare di martedì in piazza San Babila (un vero trionfo per la sinistra buonista), ieri, ancora in nome della libertà, c’è stato il raid di vernice rossa contro l’accoglienza senza se e senza ma.
Toscani chiude con un sogghigno “Mio padre ha fotografato Mussolini a piazzale Loreto, chissà dove fotograferò io Salvini.”
Ma sì, in nome della libertà si può anche augurare la morte…
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano