E’ stata sospesa la licenza per 15 giorni la licenza al Bar La Gozadera di via Giacosa 12 in base all’articolo 100 del Testo unico di pubblica sicurezza, che permette di farlo nel caso di esercizi commerciali ove siano avvenuti “tumulti o gravi disordini, che sia ritrovo abituale di persone pregiudicate o che, comunque, costituisca pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini“. Il provvedimento è stato emesso dal questore di Milano Marcello Cardona il e notificato ai gestori del locale degli agenti del Commissariato Villa San Giovanni. Il provvedimento segue di un anno quello adottato nei confronti dello stesso locale nel mese di agosto del 2017 quando la licenza era satata sospesa per 7 giorni, ma ma non è evidentemente stato sufficiente a risolvere i problemi causati dal locale, nel quale negli ultimi mesi si sono susseguiti numerosi interventi del Commissariato di zona (il Villa San Giovanni) per controllare la situazione del locale e dei suoi frequentatori abituali, anche in seguito a vari esposti presentati dai residenti.
Lungo l’elenco degli episodi che hanno visto clienti del bar rendersi protagonisti di risse anche in piena notte, che hanno portato alla nuova sospensione: da aprile ad agosto del 2018, nei vari controlli di polizia, sono stati identificati in tutto 49 clienti di cui 25 con precedenti. Il 25 aprile, per esempio, nel bar è stato trovato tra gli altri un uomo su cui gravava l’ordine di espulsione dall’Italia. Il 24 giugno la polizia, alle otto e mezza di mattina, in seguito a varie segnalazioni di una rissa, ha trovato una donna che perdeva sangue e un uomo con vari graffi, che hanno dichiarato di essere stati aggrediti senza motivo da un gruppo di giovani. Si trattava in realtà di una rissa tra circa 20 persone, anche a colpi di bottiglie di vetro. In quella occasione il titolare del bar ha minimizzato l’accaduto, dichiarando anche che i partecipanti alla rissa non erano suoi clienti. Il 20 luglio, verso le quattro del mattino, la polizia ha identificato (tra i 18 clienti presenti in quel momento) 5 pregiudicati ed ha trovato una persona con in tasca un rasoio a lama fissa e due forbici. Il 27 luglio, alle sei meno un quarto di mattina, una donna ha richiesto l’intervento degli agenti: poco prima, nel locale, aveva sferrato un pugno al suo ex compagno come reazione agli insulti che le erano stati rivolti, graffiandolo anche sul collo. Due giorni dopo, alle 10 di mattina, una violenta lite nei pressi: la vittima era stata colpita con una bottigliata alla coscia. Il 5 agosto, alle sette di mattina, una guardia giurata ha segnalato la presenza di un uomo che, davanti al locale, mostrava il calcio di una pistola nascosta sotto la maglietta. Poi, alla vista degli agenti, l’uomo ha gettato la pistola vicino a un cestino per i rifiuti e ha tentato la fuga. Si trattava di una “semplice” riproduzione di una Beretta. Il responsabile è stato denunciato per procurato allarme ma aveva precedenti per porto abusivo di arma e anche tentato omicidio volontario. L’11 agosto, verso le cinque di mattina, due clienti del bar hanno chiamato la polizia, dichiarando di avere subito un furto nel locale. Ma, alla richiesta dei documenti, hanno cominciato a insultare i poliziotti.
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