Ogni giorno emergono nuovi sinistri particolari sugli aumenti di Atm. Ieri si è saputo che il Sindaco vuole aumentare, oltre al biglietto ordinario, l’abbonamento settimanale e quello mensile.
Non contento Sala vorrebbe anche innalzare l’età di chi ha diritto ad avere l’abbonamento ridotto per anziani: le donne oggi a 60 e gli uomini oggi a 65 passerebbero tutti a 67 anni di età.
Si badi bene che queste misure sono state comunicate aĺla stampa e al PD, ma non al Consiglio comunale che dovrebbe votarle. Infatti Sindaco e Assessore Tasca continuano a scappare dal confronto col Consiglio Comunale e i gruppi di opposizione.
È gia assurdo l’aumento del 100% del biglietto, da 1 a 2 euro compiuto dalla sinistra im 7 anni: non sono certo raddoppiati i servizi, anzi alcune frequenze son diminuite.
L’assessore Tasca cerca di giustificare gli aumenti con fantomatici tagli del Governo ai finanziamenti per il Trasporto pubblico: l’ultimo taglio è stato nel 2010, poi i finanziamenti sono rimasti costanti a 280 milioni!
Certo, come dice Tasca, c’e una linea del Metrò in più da far funzionare, la 5. Ma da allora sono state tagliate tante linee di superficie Atm e ridotte molte frequenze nei giorni festivi ed estivi.
Non è il costo del servizio a motivare l’aumento dei biglietti, come ben si capisce dall’utile di Atm che ha raggiunto i 39 milioni (post tasse) nel 2017. È il Comune a essere affamato di soldi.
Veramente odiosa è però la nuova penalizzazione degli anziani. Gli over 65 che hanno lavorato tutta la vita per fare grande Milano hanno diritto all’abbonamento ridotto come misura di welfare e per garantire il loro diritto a muoversi e a mantenersi vivi godendo tutto ciò che Milano offre. Avere dei nonni meno attivi è un grave danno per la città sotto tanti profili.
Tra l’altro in passato, quando Pisapia raddoppiò nel 2012 gli abbonamenti per gli anziani, la misura non portò il gettito atteso perché gli over 65 non sono lavoratori pendolari obbligati a viaggiare e quindi possono rinunciare ad abbonarsi se le tariffe sono esose, acquistando di tanto in tanto un biglietto.
Forza Italia userà tutti i mezzi politici e giuridici per fermare questo nuovo prelievo dalle tasche dei cittadini.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
È mortificante per i cittadini, specie per i pensionati subire un ingiusto e inmotivato aumento del prezzo del biglietto e dell’abbonamento di ATM, anche perché non si notano miglioramenti nel servizio, al contrario alcuni servizi urbani sono diminuiti: linea 68 docet. Senza parlare degli agenti di stazioni che non si comprende bene la loro vera funzione: solitamente primeggiano con i cellulari/tablet. Aumentare i biglietto ATM non migliora il servizio né tantomeno aumenta l’utile. Piuttosto è più giusto trovare concreti sistemi per fare pagare tutti gli utilizzatori dei servizi ATM.
Sala è un sindaco inesistente come lo era Pisapia. La qualità dei vari assessori è veramente pessima che la nonna con il suo quadernino sapeva amministrare meglio la città di questa giunta che in 8 anni ha fatto solo disastri. Si 8 anni perchè da Pisapia a Sala le figure sono le stesse. Buttano i soldi dei cittadini in progetti che non servono. Si servono di consulenti che non hanno il contatto con la realta, ma sono dei pessimi professori. Buttano i soldi nei parcheggi di interscambio che poi non possono essere raggiunti perchè vogliono far partire l’area B ( vedi parcheggio Abbiategrasso M2 ) 6,2 milioni buttati via. Non rispettano le leggi, e questo è gravissimo. Mettono a repentaglio la salute dei cittadini costruendo distributori sui pozzi di captazione della acque. Questa è la giunta di Milano.
Giunta infame, anti italiana.
Mi pare che stiamo andando verso un punto di non ritorno: l Ente Pubblico deve mettere in atto ogni azione che concorra All equità sociale da una parte e dall altra deve però evitare anche i tanti sprechi che si verificano ogni giorno nei piccoli e nei grandi comuni. Il decoro urbano ( che tanto decoroso spesso non è) non ci interessa. In particolare le piazze a cerchi colorati non servono a nessuno e tolgono quel poco di mobilità che resta in Milano. Perciò chiedo al Condigliere De Pasquale di continuare a battersi per le questioni ATM, anziani, studenti e cittadini con redditi insufficienti.