“Non vediamo l’ora di sviluppare una collaborazione pratica con voi” hanno dichiarato il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano e la consigliera regionale e comunale Silvia Sardone dopo aver assistito alla presentazione della sede dell’Asilo Mariuccia nella città a nord di Milano. Camillo De Milato, generale di divisione in pensione e a capo del consiglio di amministrazione della storica istituzione milanese, ha presentato infatti una nuova struttura di via Gorizia 45 che può ospitare al massimo 30 persone tra mamme e bambini: sono due comunità da massimo dieci ospiti ciascuna e due alloggi per l’autonomia per un massimo di cinque ospiti ciascuno. E forse sarà solo l’inizio perché De Milato ha affermato di aver intenzione di “investire a Sesto, se si troverà una forma di collaborazione con l’Amministrazione comunale”. Per Sesto potrebbe essere un ottimo affare visto che scarseggia di servizi efficienti come il Mariuccia che oggi ha 189 ospiti nelle sue case e applica militarmente il concetto della sua fondatrice Ersilia Bronzini Majno: l’Asilo non è un albergo, ma un luogo in cui madri e figli trovano rifugio il tempo necessario per formarsi e imparare un mestiere con cui poi mantenersi. La filosofia dei socialisti come la Bronzini (la prima suffragetta italiana) già dal 1902 era di non dare il pane ai poveri, ma di insegnargli a guadagnarselo. All’incontro con le autorità di Regione e Comune erano presenti anche Danilo Carena, della fondazione Don Carlo Gnocchi, Paolo Loconsole, della Società di mutuo soccorso Cesare Pozzo, Leonardo Martucci, del comitato di Milano della Croce Rossa italiana, Fabio Di Venosa, presidente del Rotary Club Milano International, Chiara Giudici, segretario dello stesso Club, e Mario Furlan, fondatore dei City Angels.
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