Lo studio portato a termine in Lombardia dall’Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità comprova alla sinistra che l’accoglienza senza regole, senza distinzione tra rifugiati e clandestini, non piace neppure agli stranieri che vivono e lavorano in Italia da anni. Sicuramente lo studio restituisce sfumature diverse, ma è impietoso. Decisi i cinesi e i romeni, più possibilisti gli africani, ma tutti si schierano contro l’immigrazione selvaggia, un chiaro monito contro le politiche di Sala e Majorino, alle loro invocazioni alla luna e alle tavolate dimostrative.
Secondo l’Osservatorio per l’integrazione e la multietnicità della regione Lombardia, il 67,6% degli immigrati regolari è contrario all’immigrazione incontrollata. In particolare il 55,3% è favorevole ad accogliere solamente i profughi in fuga da guerre o persecuzioni, mentre il 12,3% è totalmente contrario all’accoglienza, indipendentemente dalle motivazioni dell’esodo. Solo il 32,5% dei regolari aprirebbe indiscriminatamente le porte alle migrazioni.
La comunità meno aperta all’accoglienza è quella cinese (27,4%) seguita da quella albanese (16,7%) e da quella rumena (14,7%). Al contrario, e non è certo una sorpresa, le comunità più accoglienti sono quelle africane. II 47,5% degli extracomunitari regolari ha timore che i nuovi arrivi portino a un peggioramento delle condizioni di vita. Forte è anche il timore che tra i profughi si possano nascondere persone pericolose, legate al terrorismo o alla criminalità organizzata.
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