Fa ridere che il PD protesti dopo aver passato 5 anni a dare mance e sciupare l’opportunità di un ciclo economico positivo. Però la manovra economica impostata nel DEF dal Governo è sbagliata.
Non è sbagliata perchè il differenziale tra deficit e PIl sarà del 2,4%. Né è sbagliata perchè si è disobbedito a indicazioni UE che in tanti trasgrediscono. Né questo sarebbe il Governo che tiene il differenziale più alto perchè in passato si è superato più volte il 3%.
Il vero errore è fare altro deficit per una misura che non serve a niente. Non serve a creare sviluppo e lavoro. Il vero errore del DEF ha un nome e cognome: Reddito di cittadinanza.
Non ha veramente senso, per un paese già super indebitato, sciupare risorse per finanziare i fannulloni. Gli strumenti per aiutare chi perde il lavoro già ci sono. Il reddito di cittadinanza alla Di Maio è invece un modo per dare 780 euro al mese ai furbetti, selezionati chissa come e quando, da baracconi che da decenni non hanno mai trovato lavoro a nessuno: i Centri per l’impiego. Si produrrà così una grande ingiustizia: chi ha lavorato una vita prenderà poco più di chi se ne sta a rifiutare il lavoro se è a più di 50 km di distanza.
Come diceva Milton Friedman “se paghi la gente che non lavora e la tassi quando lavora poi non essere sorpreso se produci disoccupazione”.
Altri paesi come gli Usa e adesso la Francia di Macron stanno facendo debito ma non per distribuire mance ma per tagliare le tasse. L’economia Usa cresce il triplo dell’Italia e la Francia si può permettere adesso di sforare il parametro del 2,8 perchè il taglio delle tasse produrrà un sicuro aumento del Pil il prossimo anno.
L’Italia aveva e ha bisogno di 2 ricette per la ripresa: taglio delle tasse (sul lavoro e sui redditi) e investimenti nelle infrastrutture. Coi grillini che perdono tempo anche a costruire il ponte crollato di Genova e distribuiscono sussidi tutto ciò è irrealizzabile. Anzi, se ci si basa sulle statistiche sulla povertà, vi è una forte probabilità che gli 8 miliardi del reddito di cittadinanza finiscano a famiglie di extracomunitari sia pure munite di permesso di soggiorno.
La manovra è un errore compiuto dalla Lega ai danni dei suoi elettori del Nord e dei ceti produttivi. Il secondo dopo il decreto dignità. Sappiamo che è l’attuale governo è un esecutivo di coalizione nato per evitare governi tecnici. Però il reddito di cittadinanza è una misura dannosissima che poteva trovare posto solo in un monocolore 5 stelle.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.