Rendere le città amiche della natura è un gioco da ragazzi: dai tetti verdi agli edifici viventi ‘amici’ di rondini e rondoni (uccelli ‘mangia-zanzare’ per eccellenza), dai giardini mediterranei per gli insetti impollinatori ai murales ambientali per dare un tocco di verde al grigio del cemento e poi recupero di aree degradate limitrofe alla scuola, adozione di un stagno con essenze autoctone, formazione di studenti ‘ciceroni’ a bordo di veicoli elettrici per percorsi naturalistici lungo i fiumi.Sono solo alcune delle decine di idee progettuali proposte da centinaia di ragazzi dai 14 al 19 anni di 28 città italiane che, coordinati dai docenti, si sono cimentati nel primo Video Contest per la Biodiversità Urbana promosso dal WWF per dare voce ai giovani studenti italiani e renderli protagonisti di un’azione di cittadinanza attiva a favore della vivibilità nelle metropoli.Domani, in 19 istituti scolastici dal nord al sud del Paese, i ragazzi celebreranno in un GREEN TOUR la giornata del 4 ottobre dedicata a San Francesco promuovendo i propri cortometraggi prodotti per il Video Contest del WWF , con i progetti e i suggerimenti di azioni virtuose. In questo modo le scuole, insieme ad amministratori, comunità, cittadini, imprese e società civile organizzata, possono diventare attori protagonisti e riconosciuti per proteggere e incrementare la biodiversità nella propria città. Tra registi in erba, attori alle prime armi e promettenti ingegneri ambientali, è subito chiaro il messaggio complessivo, condiviso col WWF, di questi lavori: restituire centralità alla funzione di benessere, sociale ed educativa della natura. Il progetto del WWF per Urban Nature ha coinvolto nell’anno scolastico 2017/2018 circa 10.000 studenti di scuole secondarie superiore di cui 3.500 incontrati sul territorio insieme ai Carabinieri forestali per incontri formativi nazionali.
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