“Nessuna convergenza” nell’incontro di Gelmini e Bernini con Conte sulla manovra

Attualità

Le due capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Maria Stella Gelmini e Anna Maria Bernini, sono andate a Palazzo Chigi per incontrare il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il premier sta vedendo settimanalmente i presidenti di tutti i gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione.

Al termine dell’incontro le due azzurre hanno commentato negativamente l’incontro. “Abbiamo espresso la nostra preoccupazione”, spiega la Gelmini. Ma, aggiunge la Bernini, “ci sembra che la sensibilità del premier e del governo sia ben lontana dal comprendere le nostre priorità: shock fiscale, flattax abbassamento del costo del lavoro. Purtroppo non c’è stata alcuna convergenza“.

Dichiarazione congiunta dei capigruppo di Forza Italia di Camera e Senato, Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini, dopo l’incontro con il Premier Conte

Al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, abbiamo manifestato tutte le nostre preoccupazioni in merito ad una nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza che getta le basi per una manovra recessiva, senza investimenti, senza una strategia chiara di futuro, che con il reddito di cittadinanza crea solo assistenzialismo.

Il governo deve invertire la rotta, fare un bagno di umiltà  e responsabilità , e soprattutto abbassare i toni usati in questi giorni.

A Conte abbiamo espresso sconcerto per gli attacchi del M5S alle istituzioni e ai funzionari del Parlamento e dei Ministeri, chiedendo una chiara presa di distanza a tutela di questi organi di garanzia.

Abbiamo inoltre manifestato il bisogno immediato di nominare il presidente della Consob.

Al premier abbiamo ricordato anche la€™assoluta necessità  di rivedere il decreto su Genova, per dare risposte immediate e concrete alla città  e agli sfollati che dopo quasi giorni dalla tragedia del ponte Morandi aspettano ancora un chiaro segnale dal governo

Segnali che sono attesi anche dalle popolazioni del centro Italia colpite negli scorsi annidai terremoti: l’esecutivo e il Parlamento hanno l’obbligo morale e politico di continuare a lavorare insieme – anche attraverso una collaborazione tra maggioranza e opposizione – per dare nuova vita e speranza a quei territori

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