Majorino, Centri sociali, Fazio hanno trovato il loro eroe: Lucano da Riace

Milano

Domenico Lucano, l’aria dimessa, un certo non so che di inadeguato iniziale, un’amarezza diffusa per quel rimpianto di Riace, ha fatto il suo comizio surreale nella trasmissione di Fazio. Ha parlato e parlato ancora di un territorio felice, di migranti felici, di integrazione felice, di una dimensione felice che ignora completamente la realtà italiana, la difficile convivenza con gli ospiti, la criminalità. Lui, come un novello messia, aveva reso possibile l’ideologia di un uomo e di un mondo perfetto, dove la prassi, le regole potevano, sembra, essere piegate al la coesistenza di quella famosa accoglienza senza sì e senza ma. Ma il sindaco di Riace Mimmo Lucano, uno dei nuovi eroi della sinistra, sotto inchiesta per favoreggiamento di immigrazione clandestina e illecito affidamento dei servizi della raccolta differenziata, non è un martire delle leggi “ingiuste”, è solo un indagato per reati che neppure i premi internazionali possono, per ora, giustificare. Gli è permesso dalla rete pubblica raccontare la sua verità, ma non è per tutti. L’appartenenza ad una parte politica lo privilegia, il buonismo che l’ha spinto, dice lui, ha prefigurato un modo reale di integrazione. Razionalizzare l’accoglienza secondo le possibilità e le necessità non fa per lui

 “”Disobbedire alle leggi ingiuste! Oggi più che mai farlo é un dovere!” così lo slogan dei Centri Sociali che hanno manifestato a Milano due giorni fa.

. “Tutta la nostra solidarietà a Mimmo Lucano, arrestato per aver voluto nella sua città, un modello basato sul mutuo soccorso e la solidarietà”, spiega il centro sociale Cantiere. “Ogni giorno ci organizziamo dal basso nei quartieri popolari, nelle scuole e nelle piazze per diffondere anticorpi contro il razzismo, cultura critica.” E il modello Lucano diventa nelle conseguenze anarchia, disprezzo per le regole. Ma c’è quella parola razzismo che escude, allontana, semplicemente perché di idee più ragionate. E c’è anche un esimio rappresentante della Giunta che si accoda alle intenzioni, Pierfrancesco Majorino, che ieri ha indetto l’ennesima manifestazione antirazzista per il 2 marzo. Scrive su Facebook “Il 2 marzo 2019 ci troveremo in tanti a Milano…Per combattere la logica delle discriminazioni e mettere al centro la persona.
Contro ogni razzismo e per far vincere la cultura della buona convivenza.
E da qui al 2 marzo tantissime saranno le occasioni per mobilitarsi, farsi sentire, dire la propria.”

Anche nel nome di Lucano.

Una domanda semplice “Ma perché esistono leggi e rigore comportamentale?”

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