Pedopornografia per sintetizzare un istinto, una predisposizione malsana verso i minori: una piaga in questa società difficile da prevenire, ma che coinvolge bambini o adolescenti inconsapevoli. La notizia di una complessa inchiesta è di ieri: detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico nonché istigazione a pratiche di pedofilia. Con queste accuse a vario titolo sono stati denunciati 15 italiani, uno arrestato, in una vasta operazione contro la pedopornografiaon-line della polizia Postale di Catania. Perquisizioni nelle province Bologna, Ferrara, Belluno, Bergamo, Milano, Potenza, Siracusa, Torino, Verona e Vercelli. E’ è stato tratto in arresto un indagato di 32 anni, residente a Verona, perché la sua situazione è particolarmente grave. Ma dal contesto delle analisi, vengono scoperti circa 200 stranieri che saranno segnalati alle autorità di vari Paesi. “200 è un numero considerevole tra persone che non hanno la cultura del rispetto e spesso si fanno giustizia da sé. Il senso della deviazione, del normale pudore, non sono più un deterrente, un freno. Gli atti di molestia e di autoerotismo di fronte a un minore sottolineano una volontà perversa. L’analisi di Save the Children.: Chi sono gli abusanti? Un’indagine [1] ha provato a farne l’identikit in Italia: maschi (92%), di fasce di età prevalenti 31-40 anni (25%) e 41-50 (26%). Il 30% ha una relazione sentimentale stabile e convive con il partner e il 14% anche con i figli. Dal punto di vista lavorativo, a prevalere sono liberi professionisti ed anche persone che operano a contatto con minori. Il 51% ha il diploma liceale e il 10% è laureato. E chi sono le vittime? Spesso le vittime vivono nel contesto dell’abusante (anche nella stessa famiglia) ma possono anche essere bambini di altre parti del mondo. Secondo i più recenti dati della rete Inhope [2], il 70% delle vittime presenti nelle immagini e nei video è di sesso femminile. Confrontando i dati negli anni, si rileva un graduale abbassamento dell’età media: il 71% ha meno di 10 anni e il 6% è nella prima infanzia.” Un fenomeno che ancora una volta coinvolge anche 200 stranieri.