“Mettici la firma” La nuova installazione del Museo Bagatti Valsecchi

Cultura e spettacolo
L’iniziativa è nata per far incontrare al pubblico di oggi alcuni personaggi che, a partire dal 1886, visitarono la dimora di via Gesù, e contestualizzare la vicenda Bagatti Valsecchi ricostruendone la trama di relazioni. Se dietro ogni firma c’è un personaggio, dietro ogni personaggio ci sono delle storie: a raccontarle attraverso suoni ed immagini, articolandole sulle pareti della sala sarà il visitatore che deciderà chi “incontrare”, scegliendo tra una selezione di personaggi eterogenei, che si animeranno tra foto e video sulle pareti della sala.
Mettici la firma è un’occasione per rivivere l’atmosfera di accoglienza e socialité che ancora oggi anima le stanze del museo: i fratelli Bagatti Valsecchi erano felici di dare il benvenuto a chi volesse ammirare la loro dimora, attratto dalla sua fama crescente. Un luogo che divenne tappa irrinunciabile per intellettuali ed esponenti dell’alta società internazionale; una dimora visitata da personaggi emblematici degli anni a cavallo tra Otto e Novecento: dalla regina Margherita, alla maestra dell’adiacente scuola elementare in vista con le allieve, dalle Crocerossine volontarie della Prima Guerra mondiale alla bellissima Annina Morosini, irresistibile protagonista dei salotti veneziani, dal pioniere del ciclismo Federico Johnson all’eccentrico collezionista Frederick Stibbert. Queste alcune delle figure “materializzate” nella narrazione per suoni e immagini che trasforma la casa museo milanese in una scatola magica, dove affiorano storie e presenze trascorse, che evocano un’epoca e una città. Ma non è solo il passato fin de siècle a dare vita a questa installazione: con Elton John e Orhan Pamuk, in visita rispettivamente nel 1994 e nel 2007, la dimora dei fratelli è ormai divenuta un Museo: e allora ogni singolo visitatore, non a caso invitato a lasciare la propria firma, aggiunge la sua storia alle tante custodite tra le pagine dei libri degli ospiti di casa Bagatti Valsecchi, grazie alle penne donate da Aurora.

L’installazione, al Museo fino al 10 marzo, è realizzata con il sostegno di Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e di Lissoni Associati per l’allestimento. Altemasi insieme con Banca Generali supportano l’iniziativa. Sono sponsor tecnici: Alpi, Aurora, Glas Italia, Leica Camera Italia, Living Divani e Max&Kitchen Catering Milano.

Moltissimi gli eventi collaterali: un weekend (9 e 10 febbraio) di scatti  grazie al supporto di Leica Camera Italia, nel quale i visitatori potranno fotografarsi nei panni di un gentiluomo o di una signora di fine Ottocento, e portarsi a casa il cadeau; indovinelli seminati per le sale del Museo che a rotazione spingeranno il pubblico a riconoscere il personaggio misterioso; laboratori per le famiglie e molto altro.

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