Caro Direttore,
è davvero commovente una lacrima di gioia in una seguitissima trasmissione televisiva. E’ successo in “Tu si que vales” di Maria De Filippi e finalmente l’umanità che suggerisce i gesti e le emozioni, si è materializzata spontaneamente davanti a Marco, un ragazzo down e il suo mito, J-Ax arrivato di sorpresa proprio per lui. Davvero. Sì, era stato tutto preparato per la sorpresa, le lacrime erano autentiche, la gioia del piccolo rapper incontenibile. La compiacenza e l’attenzione per soddisfare un desiderio, dà la dimensione della sensibilità è e la commozione illustra la semplice emotività dei presenti. Un episodio, si dirà. Un episodio che ha fatto bene al cuore, che stride con la razionalità a tutti costi, spesso meschina e opportunistica di certa politica. Il contratto che lega il governo è studiato a tavolino come un compromesso che ha sempre più i limiti del potere, del poltronismo di convenienza. Il popolo si allontana sempre di più e così anche le aspettative e si ha l’impressione che spesso si governi dando larvatamente il senso dell’utilità. L’empatia, quel sorriso che faceva pensare comunque a una corrispondenza ai voleri della gente, si è trasformata in puntiglio, pur di andare avanti. Un’astrazione, insomma, nulla a che vedere con un rapporto sano. Vorrei tanto che arrivasse improvvisamente chi, partendo dal disagio sapesse sognare, desse un tocco di umanità alla soluzione.
Lettera firmata
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Santa Maria De Filippi, ora pro nobis.
Sono commosso da questi magnanimi che recitano quotidianamente avulsi dalle problematiche che i comuni cittadini devono risolvere ogni santo giorno della propria esistenza…