Le Iene: lavoro nero nella ditta del padre di Di Maio. Imbarazzo per il leader dal ditino puntato

Attualità

Luigi Di Maio e il suo giustizialismo messi in crisi da  Le Iene? Lo scandalo è nato dalla denuncia di Salvatore Pizzo, di Pomigliano d’Arco, un ex dipendente della ditta edile di proprietà della famiglia del leader politico.

La denuncia di Pizzo è quella di aver lavorato in nero per due anni, tra il 2009 e il 2010, pagato da Antonio Di Maio, padre del vice premier senza un regolare contratto di lavoro, percependo all’incirca mille euro al mese senza contributi e, ovviamente, senza pagare tasse. La cosa in sè sarebbe già abbastanza imbarazzante, ma il Pizzo fa un ulteriore affondo rivelando che, in occasione di un  suo infortunio sul lavoro,  Antonio d Di Maio gli avrebbe esplicitamente chiesto di non denunciare che il fatto era avvenuto mentre lavorava per la sua ditta, per non incorrere in sanzioni. Lo scandalo che travolge il leader grillino sempre col ditino puntato nei confronti degli avversari è innegabile.

Il giornalista delle Iene ha così chiesto un commento al capo politico del Movimento 5 Stelle che ha negato ogni suo coinvolgimento, dichiarandosi completamente all’oscuro dei fatti e promettendo di verificare immediatamente la veridicità delle affermazioni di Salvatore Pizzo.  “Mio padre ha fatto degli errori nella sua vita, e da questo comportamento prendo le distanze, ma resta sempre mio padre. E capirete anche che sia improbabile che un padre racconti al figlio 24enne un accaduto del genere. A maggior ragione -aggiunge- se, come ho detto nel servizio, abbiamo anche avuto un rapporto difficile, che sono contento sia migliorato negli ultimi anni.”

L’azienda in questione all’epoca si chiamava la Ardima Costruzioni, poi si sarebbe trasformata in Ardima Srl e oggi il vicepremier ne è socio al 50% con la sorella. I fatti risalgono a un periodo antecedente di due anni a quando Luigi Di Maio è diventato proprietario.

Immediate le reazioni della politica, specie da chi vuole togliersi più di un sassolino dalle scarpe. In un post Matteo Renzi commenta “Non so che abbia fatto Di Maio senior. So che Di Maio junior è responsabile della violenza verbale contro mio padre. Il Ministro vuole essere credibile nelle sue giustificazioni? Non INVENTI scuse, ma CHIEDA scusa a chi, come mio padre, è stato rovinato da fango, odio e

Anche Alessandra Moretti non si è lasciata sfuggire l’occasione per dire la sua “Caro Luigi Di Maio per anni hai gettato fango sugli avversari e vomitato odio: ora tuo padre pare abbia commesso più di qualche reato, in nome della tua sbandierata onestà dovresti chiedere scusa e dimetterti”. E conclude con l’hashtag #DiMaiovaiacasa.

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