Un altro stupro, quasi fosse uno sport. Ma la vittima è marocchina, del 1987 ed ha raccontato agli agenti di essere stata mandata via poco prima dal locale di Sesto San Giovanni dove aveva subito una violenza sessuale nel corso della notte. Un locale chiamata Al Jazeera, e frequentato soprattutto da immigrati. Un luogo, ormai uno dei tanti, dove la vita è aggregazione, più o meno illegale. Si dice non sia facile accedere alla discoteca, protetta da omertà e complicità. Rimane la violenza che nel milanese si ripete senza riflettere, in barba al rispetto e alle regole. E i protagonisti di un gesto così spregevole sono quasi sempre i migranti, abbandonati a se stessi, anarchici di pensiero, baldanzosi. L’orrore riempie le pagine dei giornali, invita a chiedersi il perché, ma l’invasione c’è, dilaga, quasi uno sberleffo tragico ai benpensanti. Per la cronaca Il Secolo d’Italia racconta “La polizia ha dato il via alla caccia dell’autore delle presunte violenze. Gli agenti hanno fatto irruzione nel locale e hanno trovato due immigrati privi di documenti. Mentre la scientifica effettuava i rilievi all’interno della discoteca, i due immigrati sono stati fotosegnalati al commissariato. Uno di questi è stato identificato come un egiziano con diversi precedenti e ritenuto l’autore dello stupro. Fermato dal commissariato come indiziato di delitto, è stato sottoposto a fermo e sarà a disposizione dell’autorità giudiziaria” Difficile dimenticare una violenza. Difficile convivere ogni giorno con tanta crudeltà.