Dopo il fallimento del loro idolo i macronisti italiani sono spariti

Attualità

Sembrava un Dio, Salvatore della patria, un centrista al di sopra della destra e della sinistra, un borghese radical chic progressista, uno insomma che non avrebbe mai ripetuto le gaffes di Hollande. Si salutava la politica geniale e nuova di Macron anche in Italia, quasi fosse la soluzione del contemporaneo sistema politico. Scrive con onestà Gennaro Maugeri “Le aspettative che Macron aveva acceso si sono spente ben prima di quanto gli osservatori, perfino i più ostili, immaginassero. La sua estraniazione dai problemi concreti dei francesi, unita ad una arroganza quasi dispotica ha convinto molti di coloro che lo avevano votato a voltargli le spalle. Non una delle riforme annunciate è stata attuata. E quelle per le quali si è battuto, sono state platealmente contestate anche da parte del suo elettorato. Sul piano sociale la povertà è sostanzialmente cresciuta, la vita è diventata enormemente più cara anche solo rispetto ad un anno fa, secondo le statistiche, ma anche all’occhio e al portafoglio di chi frequenta regolarmente la Francia. Di contro non s’è vista l’ombra di un riassetto amministrativo e la macchina burocratica continua a pompare soldi dalle casse dello Stato che naturalmente devono finanziarsi con le tasse: il che ai cittadini non fa proprio piacere. Un’analisi chiara che ricorda l’entusiasmo e la simbiosi di idee dei tanti progressisti tifosi di Macron e del loro successivo fallimento. E il distacco dalla realtà, la spocchia, il parlarsi addosso, il fenomeno immigrazione mai pianificato, la mancanza di risultati tangibili, un welfare miope sono il disagio di una sinistra fallimentare.

Renzi era apparso come un personaggio capace di riproporre in Italia l’esperimento francese, ma il suo declino è stato lento, contraddittorio, ma inesorabile. E i macronistirenziani, si sono nascosti. Non credo ci sia spazio per un terzo polo centrista che regala promesse e sogni. Anche nello scacchiere 5 Stelle un ritorno alle origini, dopo questa abbuffata, è probabile e i moderati si distribuiranno ascoltando le proprie aspettative. Forse il futuro è un ritorno al passato del bipolarismo, ma urge visione innovativa

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