Forse sta tornando il buon senso. Due imprenditori infatti sono appena stati assolti dall’accusa di bancarotta fraudolenta: il tribunale ha riconosciuto le ragioni di Luigi Saccavini e Enrico De Waal, compreso il merito di aver salvato 1500 posti di lavoro dal periodo di crisi della Elle Erre spa, una grossa azienda di lavoro interinale che è fallita sotto il peso di 24 milioni di euro di debiti principalmente verso lo Stato. Ma proprio aver avuto l’Amministrazione pubblica tra i principali clienti è stato un elemento che ha velocizzato la crisi come rilevato dalla relazione del curatore fallimentare: “Nel corso degli anni 2009-2011 la progressiva riduzione del fatturato ha eroso la marginalità netta, creando le prime criticità: di conseguenza, la società fallita ha accumulato ritardi nel pagamento degli oneri contributivi e fiscali. Il che ha determinato l’impossibilità di ottenere il DURC (che si ricorda essere uno dei requisiti necessari per il pagamento dei crediti da parte della Pubblica Amministrazione, che costituiva il maggior cliente della fallita). Il mancato incasso dei crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione e l’importante esposizione verso clienti soggetti a procedure concorsuali hanno reso molto critico l’utilizzo delle linee di credito che erano state concesse nella forma di linee autoliquidanti, con ciò aggravando la tensione finanziaria che aveva causato il progressivo aumento dei debiti contributivi e previdenziali. Un cerchio perverso che alla fine ha determinato lo stato di decozione”. Per una volta però i due imprenditori, supportati dallo studio legale Pulitanò Zanchetti, hanno ottenuto l’assoluzione: hanno saputo dimostrare di aver agito per tutelare i posti di lavoro dal momento di crisi e i giudici hanno deciso per l’assoluzione. Una decisione di buon senso e una buona notizia che è un piacere dare.
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