Giornata pro Juventus, a parte il Napoli che non molla. Inter costretta alla resa, ma con onore e buone prospettive future, in relazione anche ai passi falsi delle romane e del mancato allungo del Milan fermato a S.Siro dal Torino. Continua anche la serie delle rimonte in extremis, dei gol in pieno recupero e delle sorprese che non mancano anche se il fischietto è già in bocca agli arbitri. Vedasi i risultati, appunto, dellle romane, e il pirotecnico 3-3 di Sassuolo e Fiorentina, a tutto vantaggio della spettacolarità del campionato.
Juventus – Inter 1-0
Anticipo di S.Ambrogio con il derby d’Italia tra Juve e Inter, vittoria di misura dei bianconeri, più volte in difficoltà contro un’Inter in palla. Clamorose due occasioni per l’Inter alla mezz’ora, con Gagliardini che coglie in pieno il palo a portiere battuto. Pochi minuti dopo, è Perisic che sbaglia la deviazione ad un metro dalla porta, e mette sul fondo sulla sinistra di Szczesny. Ma la Juve, scampato il pericolo, riprende fiato e pressa fino al gol di Mandzukic al 66′, su preciso invito di Cancelo: il croato anticipa Asamoah in tuffo, e di testa insacca il pallone tra le braccia protese di Handanovic. Forse un pareggio avrebbe meglio fotografato una grande partita, che l’Inter ha giocato alla pari per buona parte dei 90’+4, fermo restando che la qualità della Juventus rimane superiore a tutte le dirette rivali.
Cagliari – Roma 2-2
Giallorossi ancora in panne, subiscono una clamorosa rimonta dopo aver doppiato il vantaggio a Cagliari, per di più con i sardi ridotti in 10 per doppia espulsione di Ceppitelli e Srna. Come altre volte, la Roma domina per larga parte dell’incontro, poi qualcosa si inceppa. Primo vantaggio al 14′ con Cristante, la Roma raddoppia al 41′ con Kolarov. Nella ripresa, sempre la Roma che insiste e spreca altre occasioni per chiudere la partita, ma quando sembrava ormai comunque certa la vittoria, ecco il Cagliari che la riapre all’85’ con Ionita di testa , su corner. E nonostante l’inferiorità numerica, riesce allo scadere del recupero a raggiungere un incredibile pareggio con Sau, su assist di Ionita che aveva riacceso le speranze.
Napoli – Frosinone 4-0
Galoppata di preludio alla trasferta di Liverpool, per il Napoli. L’ennesima goleada al malcapitato Frosinone (7 gol subiti nelle ultime due partite) la mettono in cantiere i frombolieri azzurri, ad iniziare dal 7′ con Zielinski, poi Ounas al 40′, e doppietta di Milik tra il 68′ e l’84’. Poteva andare anche peggio ai ciociari, ma il Napoli si accontenta sprecando comunque diverse altre occasioni, e vedendo anche allontanarsi l’Inter bloccata a Torino.
Lazio – Sampdoria 2-2
Romani che sembrano gemellati con i rivali cittadini giallorossi, stesso risultato e stesso punteggio nella partita dell’Olimpico che la Lazio ha comandato per lunghi tratti. Sampdoria che in ogni caso si è difesa con buona efficacia, andando anche per prima in vantaggio con Quagliarella, che chiude il primo tempo sullo 0-1. La Lazio preme nella ripresa, e arriva al pari al 78′ con Acerbi. In pieno recupero, fuochi d’artificio con rigore per la Lazio, decretato dal VAR al 93′ per mano di Andersen, e vantaggio con Immobile. Prolunga record del recupero, si giunge al 99′ quando clamorosamente la Lazio si addormenta, e Saponara centra per la Samp il pareggio definitivo.
Sassuolo – Fiorentina 3-3
Altra partita dall’esito mai scontato fino al fischio finale, in linea con altri risultati negli anticipi. Dato il numero dei gol, vale la pena elencarne la cronologia prima che descriverne l’azione: avanti il Sassuolo con Duncan al 62′, raddoppio di Babacar 5′ più tardi, accorcia Simeone per i viola al 70′ ma ristabilisce le distanze Sensi per il Sassuolo, 3-1. Finita? Macchè… Benassi accorcia nuovamente, viola sul 3-2 e l’odore del pareggio si diffonde al Mapei. Ed eccolo, al 90′, il 3-3 di Mirallas! Viola risorti dalle polveri in appena un minuto, sul filo di lana come di moda, ormai, in questa serie A.
Empoli – Bologna 2-1
Continua la serie positiva dell’Empoli, a spese di un Bologna non arrendevole, ma nemmeno troppo convinto di poter incassare almeno un punto. Al 10′, Empoli in vantaggio con Caputo, su assist di la Gumina, quasi fino al termine dei primi 45′ quando Poli, imbeccato da Palacio, riesce a rimettere in corsa il Bologna. Ripresa senza particolari emozioni, ritmi rallentati fino a 10′ dal termine quando La Gumina, tra i migliori dell’Empoli, firma la rete che frutta i 3 punti nonostante l’arrembaggio finale del Bologna.
Udinese – Atalanta 1-3
Ritorna alla vittoria la Dea bergamasca in quel di Udine, lo fa con autorità e con Zapata, che firma la tripletta e si porta a casa il meritato pallone. I gol, al via proprio Zapata al 2′ dal fischio d’inizio, su calcio d’angolo. L’Udinese reagisce subito e trova il pareggio in 10′ con Lasagna, che riceve dalla destra un traversone di D’Alessandro e lo spedisce in scivolata nel sacco. Primo tempo in parità, ma intorno al 17′ della ripresa riecco Zapata alla doppietta, Atalanta nuovamente avanti. Dall’Udinese, un solo squillo con Fofana che dribbla in area e tira secco, colpendo la base del palo. La replica dell’Atalanta 2 minuti dopo, ed è il 3-1 ancora con Zapata, che chiude il match.
Genoa – Spal 1-1
Un solo punto per Prandelli al suo esordio sulla panchina rossoblu, rimasti anche in 10 causa l’espulsione di Criscito dopo 11′ dall’inizio. Ne approfitta subito la Spal, con Petagna, che realizza su azione da calcio piazzato. Pareggio del Genoa con Piatek su calcio di rigore, al 38′ . La Spal riparte alla ricerca del nuovo vantaggio, lo sfiora in un paio di occasioni con Antenucci (palo) e Petagna manca di poco il bersaglio, come anche in pieno recupero del primo tempo, quando centra la traversa. Dall’altra parte, è Piatek a fallire buone opportunità, ma nessuno andrà più a festeggiare. Un punto a testa e a casa, Prandelli comunque mostra di aver subito inquadrato la situazione genoana.
Milan – Torino 0-0
Occasione persa per il Milan, che vincendo contro il Torino in casa avrebbe allungato sulla Lazio, rimasta ad un solo punto sotto dopo il pari casalingo con la Sampdoria. Milan poco brillante di fronte ad un Toro coriaceo e compatto, che avrebbe anche potuto creare guai peggiori ai ragazzi di Gattuso. Higuain in ombra, e non di meno anche Calhanoglu, che non hanno fornito contributi in altre occasioni determinanti. Cutrone generoso, ma non da lui l’errore abbastanza inusuale nei minuti finali, quando spreca a lato un invitante pallone agguantato in mezzo all’area granata. Milan che tuttavia rimane in quarta posizione, a 3 lunghezze dall’Inter, in attesa di tempi migliori.