Se ci pensate bene, il nuovo colore della Lega è il blu. E la bandiera UE è blu con le stelle gialle. Era nelle cose, nei simboli e nelle bandiere che finisse come è finita: ovvero che la firmasse Junker. Conte non se lo fila nessuno neppure qua. Figuriamoci là. Il deficit doveva superare il 3%. Poi si è arrivati al 2,4%. Poi si è ripiegati al 2,05. E non è detto che, siccome non ce n’è uno dei Grillini a saper contare, si ripieghi su un comodo 1,98%. E tutto grazie a Macron, badate bene. Con la sua insana voglia di superare i limiti del deficit ha tarpato le ali ai falchi di Bruxelles. Di sicuro, misure o non misure straordinarie, una sola cosa è chiara: chi pagherà. Ovvero il Nord. Prendiamo alcuni esempi, tanto per capirci.
Le pensioni d’oro. Su questo punto si fa una grandissima, ed artifciosa, confusione. Nel calderone finiscono quelle retributive, quelle statali, quelle dei politici e quelle ministeriali. E si arriverà a tagliarle del 40%. L’altro giorno, in un sussulto di dignità, qualcuno in Lega aveva suggerito che, forse, e dico forse, un minimo di analisi andasse fatta. Ma ve lo immaginate il signor Brambilla, che aveva fatto il dirigente d’azienda, che aveva pagato i contributi per una vita (di successo) vedersi decurtata la pensione come una Cicciolina qualsiasi?
Ma è roba da prendere il fucile. Solo che, a quel punto, i Leghisti devono aver realizzato un paio di cose: primo, non era questione di soldi. Secondo, non era una questione di legge. Era sete di sangue. Era l rivolta di chi, nella vita, non aveva combinato nulla e pretendeva i soldi da chi ce l’aveva fatta.
La tassa sulle auto inquinanti. Abbiamo sfiorato i Gilet Gialli su una norma demenziale. Che puniva la Panda per salvare Tesla. Ovviamente questa cosa è durata lo spazio di un mattino, e la Lega, giustamente, aveva detto che sarebbe stata stralciata. Ma non c’è riuscita. Adesso colpirà le auto di grossa cilindrata. Forse non tutti ricorderanno, ma questa è una misura alla Monti. Ve la ricordate la tassa sugli Yacht di lusso?
Ecco, quella misura, di pura invidia sociale, è riuscita a distruggere un intero settore, quello della nautica da diporto. Arricchendo le nazioni vicine. Questa versione della ecotassa farà altrettanto. Chi può permettersi un ferrari, non ha alcun problema a comprarlo in Austria. Idem per il Porsche. Di fatto stiamo facendo uno sconto su alcune auto e regalando le compravendita a Croazia e Svizzera. O Francia. Geniale.
Come vedete, Salvini non è più una assicurazione per il Nord. Sì, certo, il Terzo Valico si farà. Ma la Tav? Una vinta a questa mandria di invidiosi, perdenti, assetati di sangue gliela dovranno dare prima o poi. Certo, le Olimpiadi Invernali sono in pista, ma con che soldi? Certo, non prenderemo una procedura di infrazione da Bruxelles. Ma a che costo? È la base stessa di questo Governo ad essere nociva per l’economia. E l’unica cosa in cui possiamo sperare è una caduta il prima possibile.

Giornalista pubblicista, opera da molti anni nel settore della compliance aziendale, del marketing e della comunicazione.